Il Treno Maya devasterà la foresta in Messico

Fotomontaggio: Foresta, paesaggio Maya presso le rovine di Ek Balam e un treno Le comunità indigene rifiutano il mega progetto del Treno Maya (© borphy/istockphoto.com & Sebastian Terfloth - Collage RdR)

Il progetto del Treno Maya nello Yucatan, nella zona meridionale del Messico, attraverserà riserve della biosfera già minacciate da piantagioni industriali di palma da olio e soia, incendi forestali, deforestazione illegale e traffico illegale di specie animali e vegetali. Informati qui e firma la petizione.

News e aggior­namenti Lettera

CA: Presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador

“Il progetto del Treno Maya va rivisto. Urge una consulta previa con le popolazioni indigene per evitare il passaggio lungo le Riserve della Biosfera.”

Leggi tutta la lettera

L'idea del nuovo presidente messicano Andrés Manuel López Obrador è quella di costruire un Treno Maya per trasportare masse di turisti dalle spiagge di Cancun e della Riviera Maya alle rovine di Palenque e altri siti archeologici.

Il treno viaggerà per 1.500 chilometri attraverso cinque stati messicani e attraverserà la Foresta Maya, parte della più grande e continua foresta umida tropicale in Mesoamerica il cui contributo alla stabilità del clima è fondamentale.

Qualsiasi intervento infrastrutturale in questa zona ha un alto impatto ambientale. Il treno minaccia ecosistemi rifugio di giaguari, ocelotti, tapiri, scimmie urlatrici, scimmie ragno, coccodrilli, lamantini, pappagalli e pappagalli ara. Queste specie hanno bisogno di grandi territori per spostarsi, nutrirsi e riprodursi. Il progetto impone loro di dimezzare il loro habitat. Non sarà sufficiente costruire gallerie o ponti per il passaggio degli animali o dire che i diritti di passaggio esistenti saranno utilizzati per preservare la foresta.

La costruzione del treno genererà inevitabilmente rumore, inquinamento, estrazione massiccia di pietre, nuovi centri abitativi per i lavoratori oltre alle infrastrutture turistiche. Con gravi ripercussioni sulla biodiversità.

Le comunità indigene, dopo la consulta popolare di novembre, respingono qualsiasi cambiamento dell'uso del territorio ed il progetto, senza aver ottenuto il consenso delle popolazioni indigene che subiranno un impatto dal treno. Il treno Maya "non ha nulla di Maya, né beneficia la popolazione Maya. Non vogliamo essere come Cancun o la Rivera Maya, dove gli hotel, i trasporti e le catene di ristoranti sono gli unici beneficiari".

Firma la petizione al Presidente messicano chiedendo di evitare il passaggio del Treno Maya attraverso le Riserve della Biosfera e i territori indigeni.

Infor­mazioni

Sono state organizzate varie iniziative per respingere il progetto del Treno Maya. Diverse comunità si sono unite in un coordinamento chiamato "Riunire le forze per la difesa del territorio".  Negli ultimi giorni hanno rilasciato una dichiarazione in cui hanno spiegato le ragioni per le quali si oppongono al progetto: perché comprende già "bilanci, offerte, tracciati e persino la data di inizio "e nessuno ha consultato le popolazioni locali" “assolutamente nulla ". Le  attività di pianificazione sono state svolte alle loro spalle.

Il “Collettivo di Oaxaca in Difesa del Territorio”  sostiene che il governo "non sta rispettando i protocolli internazionali per lo svolgimento di una consultazione della popolazione indigena. Inoltre non sono state fornite informazioni sufficienti e necessarie per permettere ai cittadini che subiranno gli impatti del progetto di prendere le loro decisioni ".

In un recente seminario dell'Università Interculturale del Chiapas, il professor Leon Enrique Avila, ha esposto la sua posizione sul progetto di ampliamento del Treno Maya: "Implicherà una significativa distruzione delle foreste in Messico", ha detto. "Per la sola la ferrovia verranno abbattuti migliaia di alberi" senza contare gli impatti distruttivi associati alla costruzione di resort, centri commerciali, lotti residenziali, alberghi, e cambiamenti di assetto territoriale.

Secondo Miguel Valencia, di Ecomunidades Red Ecologista Autonoma Bacino del Messico ", la consultazione che il governo dice di aver effettuato è stata ingiusta, illegittima e frutto di manipolazioni”. Secondo Miguel Valencia, il presidente si fregia di una convinzione tipica del sistema partitico fondato sui due partiti storici che hanno dominato il sistema politico fino all’arrivo del “nuovo” presidente, ovvero che la distruzione culturale ed ecologica avviene solo durante la costruzione di un mega-progetto. In seguito i benefici del progetto, una volta operativo a pieno regime, alla distruzione si sovrappongono gli effetti benefici e produttivi del progetto. Secondo il professor Valencia “sarà necessario richiedere studi di impatto ambientale della massima solvibilità accademica per l'approvazione di questo mega progetto ".

Dal canto suo, Rogelio Jimenez Pons, futuro capo del Fondo Nazionale per lo Sviluppo del Turismo (Fonatur), ha annunciato di aver già contattato aziende come Bombardier, la francese Alstom e la svizzera Altstätten  per costruire i vagoni del treno Maya.

 

La Riviera Maya, la storia di un esproprio

La distruzione che comporterebbe il Treno Maya per le Riserve della Biosfera che attraverserà, si aggiunge alla distruzione precedente del complesso turistico esistente nella Riviera Maya.

La storia della Riviera Maya, da dove inizierebbe il tracciato del treno dove si trovano Cancun, Cozumel e Majahual Chetumal, riassume in se gli effetti dell’espropriazione precedente, con buona probabilità simili a quelli che avrà il progetto del Treno Maya. Le terre dei contadini e i territori indigeni sono stati presi d’assalto per implementare progetti di speculazione immobiliare che hanno prodotto per una ricchezza straordinaria per gli investitori. Migliaia di ettari di foresta vergine sono stati devastati. Le catene alberghiere straniere, molte delle quali spagnole, si appropriano della costa costruendo a pochi metri dalle spiagge pubbliche.

Nelle reti sociali, attivisti messicani suggeriscono questi hashtag #YoPrefieroLaSelva e #NoAlTrenMaya per invitare a dire "No"  alla costruzione del Treno Maya dopo aver svolto una consultazione, definendola un "ecocidio" e un "progetto faraonico che beneficia solo impresari e politici vicini al Presidente López Obrador. "

Dal canto suo il presidente ha organizzato un rituale cerimoniale con la collaborazione di alcune comunità indigene per chiedere il permesso alla Madre Terra per costruire il progetto del Treno Maya

 

Altri hashtag per esprimere il dissenso contro il progetto del Treno Maya: #YoPrefieroLasReservasDeLaBiosfera e #SalvemosElAmazonasMexicano

Maggiori informazioni (in spagnolo):

La consultazione sul treno Maya non ha raggiunto il milione di votanti 

La proposta del Treno Maya in Messico e la distruzione ecologica

Il Treno Maya: un costoso capriccio folcloristico di AMLO (Andrés Manuel López Obrador) 

Nessuno ci ha consultato su nulla: le comunità indigene rifiutano la costruzione del Treno Maya

Le donne indigene del Chiapas rifiutano il Treno Maya: chiedono la consulta 

Il Treno Maya distruggerà l'ultimo polmone verde del sudest messicano 

Il Treno Maya, solo un'idea 

Le ONG si sono mobilitate contro il Treno Maya; chiedono che si rispetti la legge 

Le consultazioni guidate da AMLO, violano i diritti umani dei popoli indigeni e contravvengono i trattati internazionali ratificati dal Messico 

Il team di AMLO risponde al CNDH sul Treno Maya 

Le comunità si sono organizzate per discutere il progetto del Treno Maya 

 

Lettera

CA: Presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador

Egregio Signor Presidente López Obrador:

I paesi che meglio conservano il loro patrimonio culturale e naturale saranno in futuro le mete più attraenti per il turismo mondiale. Fomentare l’aumento del numero di progetti turistici su larga scala finanziati da capitali esteri, come il Treno Maya, le monocolture di palma africana e di soia, uniti alla deforestazione per il legname e il commercio illegale di specie minacciate mettono in serio pericolo riserve ecologiche di grande valore culturale, ambientale e strategico. Senza contare i dannosi impatti che subiranno le comunità indigene di etnia maya e contadine locali.

Il progetto del Treno Maya causerà un impatto ambientale molto elevato, minacciando l'ecosistema e la biodiversità della foresta maya. Una riserva ecologica estremamente importante assieme alle piramidi della zona maya. Questi due patrimoni nazionali e mondiali devono essere preservati a tutti i costi.

Un progetto di questa portata, come il Treno Maya, comporta l'esproprio dei terreni e l'acquisizione dei diritti di passaggio, che necessariamente interessano anche le comunità di tutta la penisola dello Yucatan. Le comunità contadine locali ed indigene avrebbero dovuto ricevere con il dovuto anticipo, nel rispetto dei loro usi e consumi tutte le informazioni sugli impatti del progetto. Questo è previsto dalla legge: la Convenzione ILO 169 che il Messico ha ratificato. Dovrebbe essere effettuato anche uno studio completo sugli impatti ambientali e sociali del progetto. Ma tutto questo ad oggi non è stato fatto.

Le comunità non si oppongono – come hanno affermato - al progresso, ma hanno la consapevolezza che il megaprogetto non porterà loro benefici diretti, tantomeno contribuirà allo sviluppo regionale nel rispetto delle loro tradizioni e dell’ambiente.

Il tracciato del treno Maya dovrebbe essere rivisto, rispettando il volere delle comunità locali e per evitare di intaccare le Riserve della biosfera fondamentali per salvare il clima, una emergenza riconosciuta a livello globale.

Cordiali saluti,

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