Monitoraggio degli impatti del Treno Maya
20 feb 2024
"Non abbatteremo un solo albero", ha dichiarato il presidente messicano López Obrador nel 2018. Oggi, con l'inaugurazione di diverse sezioni dell'infrastruttura, è chiaro che si trattava di una menzogna.
Salviamo la Foresta è stata pioniera nel denunciare il progetto del Treno Maya a livello internazionale. Lo stesso si può quasi dire per il Messico, perché dopo aver ricevuto diverse richieste di aiuto, nel 2018 abbiamo avviato la petizione Il Treno Maya devasterà la foresta in Messico. L'obiettivo principale era quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sui gravi impatti che prevedevamo avrebbe avuto il progetto di punta del presidente messicano, ora confermato, di costruire un treno turistico attraverso cinque stati messicani nella penisola dello Yucatan.
Con un'ottima risonanza sia all'interno che all'esterno del Paese, la petizione ha raccolto 282.629 firme ed è stata ampiamente diffusa e consegnata in diverse occasioni a diverse istituzioni governative messicane. È stata anche allegata a processi legali che a volte sono riusciti a fermare alcune sezioni del progetto o a ottenere piccole modifiche al percorso.
Si può dire che, nonostante tutto, l'ostinazione del governo nel dare priorità al progetto ha impedito che si arrestasse definitivamente.
Abbiamo raccolto un resoconto sullo stato di avanzamento del progetto e sulla sua cosiddetta "inaugurazione" da parte di alcune delle nostre organizzazioni partner in Messico. Come ci dicono, per il momento si stanno avverando alcuni dei nostri peggiori timori, e ne diamo conto nel rapporto (in spagnolo) Treno Maya: quale inaugurazione?
Inizia una nuova fase, che consiste nel seguire le nuove realtà che il Treno Maya rappresenta per le comunità interessate dai suoi progressi.
Leggi il rapporto originale in spagnolo