Panama, indigeni Ngäbe per il Río Tabasará: annullare lo sgombero

Una donna indigena Ngäbe Bugle e il Río Tabasará Progetto idroelettrico Barro Blanco: Distruzione, desolazione, diritti calpestati (© Agustín Abad - http://agustinabad.wix.com/yael)
171.588 firmatari

Gli indigeni Ngäbe Bugle presidiano il fiume per fermare il progetto idroelettrico di Barro Blanco. Lo sgombero potrebbe iniziare in qualsiasi momento. Esigiamo la cancellazione del progetto idroelettrico di Barro Blanco, che privatizza l'acqua del fiume Tabasará. Firmate la petizione urgente al presidente di Panama Juan Carlos Varela.

News e aggior­namenti Lettera

CA: Presidente di Panama Juan Carlos Varela; Ministro degli Interni Milton Henriquez; CEO della Banca FMO Nanno Kleiterp; Presidente di DEG Bank Bruno Wenn; Presidente Esecutivo della Banca BCIE Nick Rischbieth

“Non inondate le comunità indigene Ngäbe Bugle, proteggete i loro diritti contro la repressione e lo sgombero forzato. Rinunciate alla diga di Barro Blanco.”

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Almeno 270 persone temono di essere sgomberate nei prossimi giorni. Il governo ha annunciato che in aprile sarebbero state chiuse le aperture per iniziare ad inondare il bacino. Chiediamo al presidente Juan Carlos Varela di sospendere lo sgombero, per garantire che la comunità Ngäbe non soffra repressioni o intimidazioni, per raggiungere un vero accordo. Ciò che chiedono le persone colpite è la cancellazione definitiva del progetto.

Il progetto idroelettrico di Barro Blanco si trova ad ovest di Panama, sul fiume Tabasará, in provincia di Chiriqui e interessa il distretto degli indigeni Ngäbe Bugle. Il progetto è di GENISA, società in parte finanziata dalle banche di sviluppo della Germania, DEG, dei Paesi Bassi, FMO, e della Banca Centroamericana per l’Integrazione Economica, BCIE, che, come il governo panamense, stanno facendo orecchie da mercante alle richieste della popolazione colpita. Inoltre, il progetto è registrato nell'ambito del Meccanismo di Sviluppo Pulito delle Nazioni Unite, CDM, per produrre energia apparentemente pulita. 

Lo sgombero porta alla fase finale per la costruzione della diga di Barro Blanco.

Si tratta del riempimento del bacino di Barro Blanco, che inonderà sei ettari di territorio Ngäbe: case e scuole, siti religiosi, archeologici e culturali. Dal febbraio 2016, si fanno i test per le inondazioni, come riportato dalle comunità. Gli integranti si sentono evacquati dalle loro terre ancestrali e privati dell’acqua, i diritti calpestati, le voci zittite.

Le persone colpite temono per la loro sicurezza e chiedono appoggio internazionale. Potete firmare la lettera di petizione al presidente Varela compilando il modulo a destra. Chiediamo la protezione dei diritti degli indigeni Ngäbe, e la garanzia che siano liberi da qualsiasi intimidazione, repressione e sgombero forzato.

Infor­mazioni

"Questo viola la legge 10 che stabilisce il distretto Ngäbe Bugle e i territori collettivi. Ci sono tre comunità colpite e non permetteremo ne approveremo la continuità del progetto", dice Ricardo Miranda, a nome delle comunità colpite.

Il fiume Tabasará è il terzo più grande di Panama.

Essi sentono spodestati delle loro terre ancestrali e dell’acqua, i loro diritti calpestati, le loro voci zittite. Oltre 480 indigeni Ngäbe sono direttamente colpiti e più di 3.000 indirettamente, nelle zone del progetto idroelettrico di Barro Blanco sul fiume Tabasará e le aree adiacenti del distretto degli indigeni Ngäbe Bugle.

Ci sono stati molti reclami e denunce, poca disposizione ad ascoltare, e molte promesse non mantenute del governo. La costruzione della diga è completa e in qualsiasi momento vogliono aprire le porte ed inondare il bacino.

Nel 2015, le comunità colpite hanno bloccato l'ingresso alla diga per 38 giorni, fino a quando la polizia antisommossa ha sgomberato i manifestanti, compresi i bambini.

L'attuale cacique (autorità) della regione, Silvia Carrera ha raggiunto accordi con il governo senza il sostegno dalle comunità colpite. Questi accordi hanno compromesso miseramente negoziati.

Dal mese di agosto dello scorso anno, poi, c'è una divisione tra le autorità chiamate caciques Ngäbes e le comunità direttamente interessate - queste ultime vogliono solo la cancellazione del progetto. Sono determinate a fare tutto il possibile per annullare Barro Blanco. Però, temono anche per la loro incolumità, dopo quello che è successo in Honduras, dove due oppositori di un'altra diga sono stati brutalmente assassinati

La banca olandese FMO, si è appena ritirata dal progetto, anche questo idroelettrico, di Agua Zarca nel vicino Honduras, dopo anni di garanzie in merito al rispetto dei diritti umani del progetto, e nonostante questo i noti oppositori del progetto sono stati uccisi dopo ripetute minacce e protratte intimidazioni.

A Panama dovrebbe fare lo stesso, anche se qui ha preferito fare orecchie da mercante, come la banca tedesca DEG, in merito alle denunce in relazione al progetto da parte delle persone colpite e di fronte alle continue manipolazioni dei governi che si sono succeduti.

Salviamo la Foresta ha appoggiato queste accuse in passato per informare le banche e l’opinione pubblica sulla della reale situazione nella regione, esigendo che fossero fatte ispezioni sul campo. Tali ispezioni hanno avuto luogo e, alla fine, hanno portato queste banche all’ implementazione di un meccanismo congiunto per i reclami. Però, non sembra funzionare molto bene, in considerazione della persistente mancanza di conformità con gli standard delle banche stesse.

 

Ulteriori informazioni

Intervista di NEX Noticias a Ricardo Miranda, rappresentante delle comunità colpite 

Report di Vice News (in inglese), Damned forever 

 

Per inviare un tweet sul tema

#tabasaralibre #barroblanco

@JC_Varela (Presidente Panama)

@IsabelStMalo (Vicepresidente Panama)

@miltonhenriquez (Ministro degli Interni Panama)

 

Lettera

CA: Presidente di Panama Juan Carlos Varela; Ministro degli Interni Milton Henriquez; CEO della Banca FMO Nanno Kleiterp; Presidente di DEG Bank Bruno Wenn; Presidente Esecutivo della Banca BCIE Nick Rischbieth

Egregio Signor Presidente di Panama Juan Carlos Varela,
Egregio Ministro degli interni Milton Henriquez,
Egregio Signor Nanno Kleiterp, Presidente della banca FMO,
Egregio Signor Bruno Wenn, Presidente di DEG Bank
Egregio Signor Nick Rischbieth, Presidente della Banca BCIE:

Sono profondamente preoccupato / a per l'imminente minaccia di sgombero forzato delle comunità Ngäbe, interessate dal progetto della diga Barro Blanco. Queste comunità si sono opposte al progetto in ogni sua fase e continueranno a chiederne l'annullamento. Dati i precedenti conflitti e la violenza contro coloro che si oppongono al progetto Barro Blanco, e tenendo conto del completamento imminente della diga, c'è grande preoccupazione per la sicurezza personale di questi difensori dei diritti ambientali e indigeni.

Una volta completata, si prevede che la diga di Barro Blanco inonderà sei ettari di territori indigeni Ngäbe, sommergendo case e scuole, con il conseguente trasferimento forzato di molte famiglie, e la distruzione di siti religiosi, storici e culturali, minacciando il patrimonio lo sviluppo culturale Ngäbe. Nonostante questo, il governo di Panama ha approvato il progetto senza valutare correttamente gli impatti ambientali del progetto e senza ottenere il consenso delle comunità colpite.

Riconoscendo queste carenze, l'agenzia ambientale governativa di Panama, ANAM, ha deciso di sospendere temporaneamente la costruzione della diga nel febbraio 2015. La sospensione, in attesa del completamento dell'indagine da parte di ANAM, era giustificata a causa della mancanza di un accordo con le comunità interessate. Nel mese di settembre 2015, il governo di Panama ha concluso la sua indagine ed ha riconosciuto ufficialmente la società incaricata del progetto, GENISA, colpevole per il mancato raggiungimento di un accordo con le comunità interessate dal progetto. Pertanto, la società è stata multata per un importo pari a $ 775.000. La conclusione dell'inchiesta ha revocato la sospensione e la costruzione della diga è ripresa.

Nonostante il riconoscimento ufficiale delle violazioni dei diritti a causa del progetto riconoscimento e la sanzione, la costruzione procede. Il governo ha anche dichiarato che "la conclusione del progetto idroelettrico di Barro Blanco è di interesse nazionale".

Le comunità locali colpite ora temono che le forze di sicurezza procedano allo sgombero dalle loro terre con la forza, mettendo così a rischio la loro incolumità fisica. Circa 270 persone indigene sono minacciate. Questi sgomberi violano i diritti umani dei Ngäbe ad avere abitazioni adeguate; proprietà; consenso libero, preventivo e informato; cibo, acqua e mezzi di sussistenza; la cultura e istruzione.

Considerando le minacce reali e impellenti di danni fisici e di sgombero illegale, la comunità internazionale chiede al presidente Varela e alle autorità competenti di:

- Assicurarsi che gli indigeni Ngäbe siano liberi da intimidazioni e di repressioni

- Sospendere il processo di sgombero e di raggiungere un accordo con le comunità locali interessate, anche se questo significa l'annullamento del progetto, come previsto dagli obblighi di Panama in base al diritto internazionale.

Distinti Saluti

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