Youth4Climate: che sia la politica a trovare la soluzione per ridurre le emissioni di CO2
29 set 2021
Durante l’evento Youth4Climate organizzato a Milano, davanti a 400 giovani da 190 paesi, l’attivista svedese Greta Thumberg ha ricordato ai leader politici del mondo che dopo trent’anni da quando è stato lanciato l’allarme della crisi climatica non è ancora stato fatto nulla di concreto per ridurre le emissioni di CO2. Era presente anche l’attuale Ministro italiano della Transizione Ecologica.
Ieri, 28 settembre, all'evento Youth4Climate a Milano - organizzato dal governo italiano in vista della Conferenza delle Nazioni Unite COP26, sui cambiamenti climatici del 2021 - le parole dell'attivista svedese Greta Thumberg - che da sola è riuscita a riempire le piazze del mondo di giovani per chiedere ai politici un'azione immediata per frenare il riscaldamento globale e le emissioni di CO2 - hanno fatto il giro del mondo.
L'hanno ascoltato 400 giovani di 190 paesi e con loro c’erano anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, a fare gli onori di casa, e il ministro italiano per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Lo stesso ministro che ha proposto di passare al nucleare, per poi rendersi conto poco dopo che la sua proposta non è realizzabile. Il ministro non ha ancora presentato una proposta costruttiva per ridurre le emissioni di CO2 e andare così verso una concreta transizione ecologica.
Intanto, in un fuori onda dell'evento milanese – ne dà prova un video che non gli fa molto onore – il Ministro riassume con questo commento ad uno dei suoi collaboratori il risultato dell’evento: "Alla fine, al di là delle chiacchiere, abbiamo detto tutti la stessa cosa, no?". Il collaboratore ha aggiunto criticando l’attivista svedese colpevole di non presentare proposte risolutive.
A questo punto, abbiamo un paio di domande da fare al ministro della Transizione Ecologica e ai suoi collaboratori: come possiamo fidarci di politici che chiedono a una attivista di 18 anni di fare proposte concrete per ridurre le emissioni di CO2?. Non sono invece i politici, che hanno il mandato e la responsabilità di attuare, che devono trovare una soluzione concreta e dirci come fare?. La risposta deve venire da loro. Mentre aspettiamo una risposta concreta, da parte loro resta il "bla, bla, bla", citando la giovane attivista svedese. E questo non è più accettabile, perché non abbiamo più tempo.