Criminalità ambientale, narcotraffico e territori indigeni in Amazzonia

Veduta aerea dell'estrazione illegale di oro nell'Amazzonia brasiliana. Le miniere illegali nell'Amazzonia brasiliana convergono con sfruttamento del lavoro e crimini ambientali. (© Vinícius Mendonça/Ibama/CC BY-SA 2.0)

Le popolazioni indigene in Amazzonia soffrono per la convergenza tra crimini legati alla coltivazione di piante per la produzione di sostanze stupefacenti per uso ricreativo (i.e., droga), crimini che colpiscono l'ambiente e la loro salute, cultura e stile di vita tradizionale, come la depredazione della fauna e flora selvatiche e le industrie estrattiviste: miniere e piantagioni a monocoltura.

Le popolazioni indigene nel bacino amazzonico (Brasile, Perù, Bolivia, oltre alle regioni nelle vicinanze in Colombia ed Ecuador) soffrono a causa della convergenza tra crimini legati alla coltivazione di piante per la produzione di sostanze stupefacenti per uso ricreativo (i.e., cocaina), crimini che colpiscono l'ambiente e la loro salute, cultura e modo di vita tradizionale, come la depredazione della fauna e flora selvatiche e le industrie estrattiviste: miniere, piantagioni a monocoltura. È essenziale affrontare queste problematiche attraverso forti azioni di contrasto alle attività illegali, protezione dei diritti e territori indigeni e promozione di alternative economiche sostenibili. Queste problematiche includono:

Sfruttamento dei territori indigeni: Le organizzazioni criminali spesso invadono le terre indigene per attività illegali, come l'estrazione mineraria, il disboscamento illegale e la coltivazione per il traffico di droga, soprattutto cocaina. Ciò minaccia la sovranità e l'autonomia delle comunità indigene.

Violazione dei diritti umani: Le popolazioni indigene sono spesso vittime di violenze, omicidi e minacce da parte di gruppi criminali che cercano di impadronirsi delle loro terre o cooptare i membri delle comunità per partecipare a attività illegali.

Contaminazione ambientale: Le attività criminali come l'estrazione mineraria e l'uso di mercurio per l'estrazione dell'oro causano gravi danni all'ambiente e inquinano le risorse idriche, mettendo a rischio la salute delle comunità indigene.

Disgregazione sociale: Il coinvolgimento nelle attività criminali, come il traffico di droga, può portare a conflitti interni nelle comunità indigene e alla disgregazione sociale.

Minaccia alla cultura e alla tradizione: Le attività criminali e il degrado ambientale possono minacciare la cultura, le tradizioni e lo stile di vita delle popolazioni indigene, portando a una perdita di identità culturale.

Difficoltà di accesso ai servizi istituzionali: Le comunità indigene possono avere difficoltà ad accedere ai servizi essenziali come l'assistenza sanitaria e l'istruzione a causa della presenza di gruppi criminali nella regione.

Impatto dell'estrazione mineraria illegale: Le attività minerarie illegali nelle terre indigene del Brasile, Perù e Colombia hanno causato significativo degrado ambientale, inquinamento da mercurio e violenza contro le comunità indigene. Tra il 50% e il 90% della popolazione di alcune comunità indigene soffre di avvelenamento da mercurio a causa delle vicine attività minerarie.

Violenza e minacce da parte di gruppi criminali: Gruppi armati e narcotrafficanti spesso prendono di mira gli indigeni e i leader delle comunità nella regione amazzonica. La violenza si estende anche alla pesca illegale e al traffico di animali selvatici.

Debolezza delle protezioni dei diritti e dei territori indigeni: Le popolazioni indigene sono spesso prive di adeguate protezioni dei loro diritti e territori, permettendo alle attività illegali di penetrare nelle loro terre.

Implicazioni per la salute e il benessere: L'avvelenamento da mercurio e l'esposizione a sostanze chimiche pericolose nell'ambiente hanno effetti devastanti sulla salute delle popolazioni indigene.

Mancanza di alternative sostenibili: Le attività illegali spesso prosperano nelle comunità indigene a causa della mancanza di alternative economiche sostenibili.

Coinvolgimento forzato o volontario: Le popolazioni indigene possono essere coinvolte in queste attività illegali sia volontariamente per cercare un sostentamento, sia forzatamente a causa delle minacce e dell'intimidazione da parte dei gruppi criminali.

Vulnerabilità ai cambiamenti ambientali e depredazione della fauna e flora: La deforestazione, la depredazione della fauna e flora selvatiche e l'inquinamento e scompensi causati da queste attività illegali mettono a rischio l'ambiente naturale in cui vivono le comunità indigene, rendendole più vulnerabili ai cambiamenti climatici. 

Per proteggere le popolazioni indigene e affrontare queste problematiche, sono necessari sforzi congiunti tra i governi dei Paesi coinvolti, le organizzazioni internazionali e le comunità locali. Questi sforzi dovrebbero mirare a rafforzare la sicurezza nelle regioni coinvolte, combattere la deforestazione e l'estrazione mineraria illegale, proteggere i diritti delle popolazioni indigene e promuovere alternative economiche sostenibili per le comunità vulnerabili. Inoltre, è importante coinvolgere attivamente le popolazioni indigene nel processo decisionale riguardante la protezione della loro terra e delle risorse naturali. Solo con azioni concrete e collettive si potrà sperare di preservare l'ambiente e il benessere delle popolazioni indigene nella regione amazzonica.

 

Fonte: United Nations Office on Drugs and Crime [UNODC], (2023). IL NESSO TRA STUPEFACENTI E CRIMINI CHE COLPISCONO L'AMBIENTE E LA CRIMINALITÀ CONVERGENTE NEL BACINO AMAZZONICO. World Drug Report 2023. https://www.unodc.org/res/WDR-2023/WDR23_B3_CH4_Amazon.pdf.