Proteggiamo la democrazia, ora: stop ai processi che creano abusi!

Disegno: azioni intimidatorie per zittire la critica © Umweltinstitut München e.V.
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Un tribunale di Amburgo si sta occupando di un caso di distruzione della foresta tropicale papuana. L'imputato non è Korindo, la compagnia responsabile, ma la ONG Salviamo la Foresta. Nella UE si tenta di colpire chi critica i potenti a colpi di cause legali. Abbiamo bisogno di protezione contro questa strategia.

News e aggior­namenti Lettera

“Proteggiamo la democrazia, ora: fermiamo i processi che generano abusi!”

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Nella causa contro Salviamo la Foresta viene chiamata in causa la compagnia indonesiana Kenertec, parte del gruppo Korindo. Korindo è un conglomerato di aziende che distruggono le foreste tropicali per coltivare palma da olio ed estrarre legname, soprattutto nella provincia di Papua.

La distruzione delle foreste in questa zona è stata criticata da Salviamo la Foresta, e argomentata con foto, video e testimonianze della popolazione locale. La distruzione delle foreste tropicali è uno dei più grandi crimini odierni.

Tuttavia, Kenertec ha presentato una denuncia contro Salviamo la Foresta al tribunale regionale di Amburgo: la ONG deve ritrattare le sue dichiarazioni e rimanere in silenzio in futuro. Agli occhi della ONG, la causa farebbe parte di una tendenza strategica volta a intimidire e mettere a tacere i difensori della natura.

Dal punto di vista della ONG, questo è un tipico caso di causa SLAPP. Aziende e individui potenti che abusano dei tribunali europei per perseguitare attivisti, ambientalisti e giornalisti.

Per esempio, l'Umweltinstitut München è vessato legalmente per le sue critiche sui pesticidi nelle piantagioni di mele in Alto Adige; la giornalista assassinata a Malta, Daphne Caruana Galizia, al momento della sua morte per omicidio, aveva 47 cause pendenti contro di lei.

Salviamo la Foresta non sarà messa a tacere. La difesa delle foreste sarebbe vana se le organizzazioni ambientaliste non potessero nominare e criticare le compagnie che gestiscono piantagioni o che estraggono legname.

In ogni caso, essere coinvolti in procedimenti legali è un danno: gli ambientalisti devono sacrificare il loro tempo per difendersi. Per gli attivisti indonesiani può essere controproducente se l’opinione pubblica ha l'impressione che i giudici, anche in Germania, sono dalla parte di Korindo.

Una coalizione di ambientalisti, difensori dei diritti umani e giornalisti di tutta Europa chiedono con una petizione comune alla Commissione Europea:

Fermiamo i processi che generano abusi!

Infor­mazioni

Molti ambientalisti, attivisti e membri delle comunità nei paesi tropicali subiscono abusi di legge e violazioni dei loro diritti con minacce dirette alla loro vita.

Nella Repubblica Democratica del Congo, per esempio, tre uomini sono stati uccisi, presumibilmente dalle forze di sicurezza, in un conflitto sociale e territoriale legato alle piantagioni di olio di palma di proprietà della compagnia PHC.

In Brasile, cercatori d'oro illegali hanno attaccato una comunità indigena Munduruku. L'attacco ha preso di mira le dirigenti dell'associazione femminile Associação Wakoborun.

Diversi membri di Salviamo la Foresta sono stati anche arrestati e imprigionati in diverse occasioni, sono stati denunciati, hanno ricevuto minacce di morte o hanno dovuto fuggire in esilio.

Salviamo la Foresta ha quindi creato un fondo per gli aiuti di emergenza che viene spesso utilizzato per aiutare a garantire l'assistenza legale, ad esempio per poter assumere avvocati anche con breve preavviso, in situazioni di emergenza.

Diverse organizzazioni hanno condotto ricerche sull’operato di Korindo:

Mighty Earth: Burning Paradise 9/2016 

Forensic Architecture: Intentional Fires in Papua 11/2020 

Greenpeace: Burning down the house 11/2019 

Rainforest Action Network (RAN): Perilous: Korindo, land grabbing and banks 11/2018 https://www.ran.org/wp-content/uploads/2018/11/RAN_Perilous_FINAL.pdf

Rainforest Action Network (RAN): video Korindo exposed 12.11.2018 https://www.youtube.com/watch?time_continue=239&v=lsO_UNZh0pk&feature=emb_title

FSC: FSC-Report 8/2020 

Investigation Finds Papua's Largest Palm Oil Operator Destroyed Vast Areas of Endangered Rainforest, Cheated and Abused Indigenous People 11/2019 

Might Earth: Conclusioni della denuncia contro FSC 

Rapporto FSC sul gigante della palma da olio Korindo contenente una lista di violazioni 

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Dichiarazioni, appelli, lettere in materia di SLAPP

Dichiarazione  We don’t want to be sued into silence, 16/11/2020, da 87 ONG, tra cui Salviamo la Foresta/Rettet den Regenwald

Positioning Ending Gag Lawsuits in Europe, 9/6/2020, da 119 ONG, tra cui Salviamo la Foresta/Rettet den Regenwald

Appello alla UE: Aktivist*innen dürfen nicht länger mundtot gemacht warden (Gli attivisti non devono più essere messi a tacere), 11/6/2020

Open letter to the European Commission concerning the threat of vexatious litigation against journalists , 19/5/2020, di 26 ONG, in particolare dei mezzi di comunicazione.

Risposta della Commissione Europea alla lettera aperta, 14/7/2020

In merito alla risposta alla lettera aperta 

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Altri documenti su SLAPP

Centro Europeo per la libertà di stampa e dei media: raccomandazione legale 20/5/2020

Lettera della vicepresidente della Commissione Europea, Vera Jourová 

SLAPP: The background of Strategic Lawsuits Against Public Participation 

MEPs continue to pile on pressure for anti-SLAPP legislation 22/2/2018

Greenpeace: SLAPPs - How the rich and powerful use legal tactics to shut critics up, 22/7/2020

Studio di Greenpeace: Sued into silence  7/2020

 

 

Lettera

Stimata Vicepresidente Jourová, Egregio Commissario Reynders,

Chiediamo alla Commissione europea di presentare urgentemente una proposta di legge europea, al fine di creare regole che servano a proteggere da azioni legali abusive iniziate da potenti individui o aziende contro giornalisti, attivisti, Organizzazioni Non Governative (ONG), difensori dei diritti, whistleblower e altri rappresentanti della società civile che parlano nell'interesse pubblico. Abbiamo bisogno di questa protezione per fare in modo che i potenti siano chiamati a dar conto del loro operato.

Stabilire regole di diritto europeo che possano prevenire l’avvio di cause giudiziarie strategiche volte a contrastare la partecipazione pubblica (SLAPP) è un obiettivo alla nostra portata. Una direttiva europea anti-SLAPP fornirebbe uno schermo di protezione forte e uniforme contro le azioni SLAPP avviate in tutti gli Stati membri della UE e servirebbe anche da modello per paesi europei al di fuori dall’Unione e oltre.

Facciamo della UE un campione di democrazia. Fermate le SLAPP.

Cordiali saluti

News e aggior­namenti

Risultato · 2 feb 2022

Petizione con 213.432 firme consegnata alla Commissione Europea

La vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová (a destra) riceve e accetta la petizione

Una grande emozione nella raccolta firme: 213.432 cittadini internazionali hanno già firmato la petizione alla UE per chiedere una migliore protezione contro le SLAPP (cause di intimidazione). A Bruxelles, la vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová ha ricevuto e accettato la nostra petizione di persona.

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Risultato · 1 dic 2021

Il Parlamento europeo vota per porre fine alle cause intimidatorie (SLAPP)

Un passo avanti è stato fatto per tutelare gli attivisti vessati da cause intimidatorie iniziate da parte di aziende e individui potenti per silenziarli. Il Parlamento europeo ha votato a favore di un regolamento europeo contro le cosiddette SLAPP. Ora la Commissione Europea deve fare la sua parte.

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Notizia · 9 ago 2021

Korindo, azienda produttrice di olio di palma privata del marchio FSC

L'azienda indonesiana produttrice di olio di palma e legname, Korindo, sta perdendo il marchio FSC. La FSC, ha affermato che la decisione è stata presa perchè la Korindo ha tagliato le foreste per fare spazio alle piantagioni di palma da olio ed ha contribuito al degrado e alla potenziale distruzione delle foreste ad alto valore di conservazione e per la violazione dei diritti dei popoli indigeni.

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Notizia · 14 lug 2021

Vittoria del popolo honduregno nel processo per l'omicidio di Berta Caceres

È una vittoria popolare! Questo è stato il sentimento trasmesso dopo la condanna di Roberto David Castillo Mejía, uno degli esecutori dell'omicidio di Berta Cáceres, l'attivista ambientalista e vincitrice del premio Goldman, assassinata il 2 marzo 2016 nella sua casa in Honduras.

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Footnotes

SLAPPNella sezione di approfondiemento vengono date ulteriori informazioni su questo tema.