Fuori le piantagioni di cacao dalle foreste della Costa d'Avorio!
Le foreste della Costa d'Avorio vengono distrutte per implementare piantagioni di cacao - nemmeno i parchi nazionali sono al sicuro. I principali produttori di cioccolato chiudono un occhio davanti alla distruzione. Mars e ad altri produttori: non sacrificate la foresta tropicale per il nostro cioccolato!
News e aggiornamenti LetteraCA: Alle direzioni aziendali di Mars, Mondelez e altri produttori di cioccolato
“L'industria del cioccolato sta fomentando la deforestazione in Costa d'Avorio. Non usate cacao proveniente dalla distruzione della foresta pluviale.”
"Le antiche foreste del nostro paese, un tempo un paradiso per scimpanzé, leopardi, ippopotami ed elefanti, sono state degradate e abbattute tanto che sono quasi completamente scomparse. Questa deforestazione è dovuta principalmente alla coltivazione del cacao ", ha dichiarato Signo Kouamé Soulago Fernand, Segretario Generale di ROSCIDET, una rete di ONG ivoriane specializzate nella protezione dell'ambiente e nello sviluppo sostenibile.
La Costa d’Avorio è il più grande produttore al mondo di cacao, la sua economia è completamente dipendente dalle esportazioni di cacao. L'industria ha un forte impatto ambientale: il cacao cresce anche nei parchi nazionali e aree protette - il 40% dei raccolti proviene da fonti illegali.
I piccoli agricoltori spesso non hanno alternative e coltivano cacao nelle zone protette. Sono anche sorti insediamenti con decine di migliaia di abitanti, chiese, moschee, scuole pubbliche e centri sanitari, che dipendono dal commercio illegale. I funzionari ivoriani chiudono un occhio davanti alla deforestazione e spesso uccidono brutalmente gli agricoltori in incursioni arbitrarie, e in alcuni casi danno fuoco ad interi villaggi.
Il cacao passa attraverso intermediari per arrivare ad aziende come Cargill, Olam e Barry Callebaut - che da sole rappresentano la metà del mercato mondiale del cacao. "[Gli intermediari] hanno ammesso apertamente che hanno acquistato il cacao dai parchi nazionali e dalle aree forestali protette", scrive l'ONG Mighty Earth nella suo rapporto, "Chocolate’s Dark Secret".
Mars, Mondelez, Nestlé, Hershey - tutti i principali produttori di cioccolato usano fave di cacao a basso costo della Costa d'Avorio.
Unitevi con una firma alla nostra petizione e dite alle grandi aziende del cioccolato di non rifornirsi di cacao proveniente da aree forestali protette.
Informazioni
Il cioccolato frutta 100 miliardi di dollari di vendite annuali in tutto il mondo. Il mercato sta crescendo del 3 per cento all'anno.
Gli agricoltori del settore del cacao, tuttavia, stanno guadagnando sempre meno: attualmente, ricevono solo circa il 6,6 per cento del prezzo di una barretta di cioccolato, quando negli anni '80 ottenevano il 16 per cento. Molti piccoli proprietari sopravvivono con meno di un dollaro al giorno.
Mentre l'Africa occidentale, in particolare la Costa d'Avorio e il Ghana, è attualmente al centro della produzione di cacao, il settore si espande verso l'Africa centrale, l'Indonesia e il Perù.
Ulteriori informazioni
Articolo tratto da ANSA: La domanda di cioccolato sta distruggendo i parchi africani
Articolo tratto da The Guardian: Chocolate industry drives rainforest disaster in Ivory Coast
Articolo tratto da El País: El chocolate que se come a África
CA: Alle direzioni aziendali di Mars, Mondelez e altri produttori di cioccolato
Gentili Signore, Egregi Signori,
Le vostre aziende acquistano grandi quantità di cacao in Costa d'Avorio, dove la sua coltivazione comporta un grado di deforestazione allarmante. Il 40 per cento del cacao ivoriano è attualmente coltivato illegalmente in aree protette e parchi nazionali, come documentato dalla ONG Mighty Earth nel dettagliato rapporto "Chocolate's Dark Secret".
Secondo la pubblicazione, gli intermediari in Costa d'Avorio - che forniscono Cargill, Olam e Barry Callebaut - ammettono apertamente le origini illegali della loro merce.
Pertanto, i consumatori potrebbero desumere che i prodotti della vostra azienda contengono cacao proveniente da fonti illegali.
Vi invito pertanto a:
- assicurare che il vostro cacao sia di provenienza legale
- pagare i danni ambientali causati dalla coltivazione del cacao e garantire che gli alberi vengano piantati nuovamente in tutte le piantagioni esistenti, seguendo un sistema agro - forestale completo con piante a chioma larga
- sostenere gli abitanti delle aree protette della Costa d'Avorio nello sviluppo di fonti di reddito alternative ed ecologiche
- pagare prezzi equi ai produttori di cacao.
Assicuratevi che possiamo gustare il piacere di un cioccolato che non sia contaminato dallo sfruttamento e dalla distruzione delle foreste tropicali.
Cordiali saluti,