Non c'è nulla di ecologico nella raffineria dell'ENI di Marghera (VE)
11 feb 2014
L'organzzazione ecologista Salviamo la Foresta ha scritto una petizione risaltando gli effetti devastanti che causerà la raffineria nei paesi del Sud del mondo, dove sono implementate le monocolture industriali per la produzione dell'olio di palma. Oggi a Roma ha consegnato il documento della petizione con 86.578 adesioni di cittadini italiani e di tutto il mondo.
Le firme della petizione sono state ricevute da Francesca Santolini, collaboratrice presso l'ufficio tecnico del Ministero dell'Ambiente e del Territorio e del Mare. Durante l'incontro, la signora Santolini ha detto che si premurerà di trasmettere la petizione e le firme raccolte agli organismi tecnici competenti e che vuole rimanere in contatto con Salviamo la Foresta rispetto alla questione degli agrocombustibili. La rappresentante dell'organizzazione ecologista Salviamo la Foresta Gianna Del Fabbro ha confermato che “ci sono studi scientifici anche commissionati dall'Unione Europea che confermano la tesi che gli agrocombustibili non sono ecologici tantomeno sostenibili”.
L'ENI è una multinazionale controllata in parte dal governo italiano. L'olio di palma, la materia prima che ENI vuole usare per produrre agrocombustibile, arriverá da Indonesia e Malesia. Questi due paesi del sud-est asiatico sono i maggiori produttori di olio palma del mondo, forniscono il 90% del prodotto. La raffineria di ENI che avrá una capacità di 500.000 tonnellate annuali, avrà bisogno di occupare 180.000 ettari di territorio per le piantagioni industriali di palma da olio per rispondere a questa necessità, occupando ciò che prima era foresta e biodiversità. Circa 1.200 oranghi perderanno la loro dimora e moriranno, le popolazioni indigene perderanno la fonte del loro sostegno vitale.
Ciò nonostante l'anno scorso nella UE si sono mescolate con il diesel 1,9 milioni di tonnellate di olio di palma. Ambientalisti, esperti in materia di sviluppo e scienziati, da anni hanno lanciato l'allarme sulle conseguenze negative relazionate all'energia proveniente da piante. “Per fermare la deforestazione massiccia delle foreste tropicali, la UE dovrebbe porre un freno immediato alla sua politica rispetto ai biocombustibili”, afferma Elisa Norio di Salviamo la Foresta.
Presto ci sarà una manifestazione per continuare a dare informazioni sul tema e creare coscienza.
Ulteriori informazioni
L'Italia punta sul devastante olio di palma (si raccolgono ancora firme):
Approfondimento sul tema “Palma da olio”
Dichiarazione internazionale contro il Maquillage verde della RSPO (Round Table on Sustainable Palm Oil) in italiano