Le certificazioni del legno non proteggono le foreste
20 lug 2017
L’abbattimento industriale di alberi è secondo nuove ricerche la principale causa della distruzione delle foreste. Nemmeno i certificati di gestione forestale sostenibile proteggono dalla deforestazione. L’abbattimento selettivo di alberi nelle concessioni certificate fomenta la riduzione delle aree forestali.
L’abbattimento industriale di alberi è la principale causa di distruzione delle foreste, seguito da agricoltura industriale, incendi, estrazione mineraria, la trivellazione petrolifera e la costruzione di dighe idroelettriche. Lo afferma un team internazionale di scienziati nello studio Le ultime frontiere del monitoraggio della vita della fauna selvatica – che ha studiato la perdita di foreste primarie intatte tra il 2000 e il 2013 (The last frontiers of wilderness: Tracking loss of intact forest landscapes from 2000 to 2013). Durante questo periodo sarebbe stato distrutto il 7,2% delle aree forestali, mentre negli ultimi anni la deforestazione nei tropici si sarebbe triplicata.
Nel bacino del Congo, gli scienziati hanno anche studiato gli effetti della gestione forestale sostenibile, stimolati da incentivi provenienti dall'Unione europea e dagli Stati membri.
L’abbattimento selettivo nelle concessioni certificate sarebbe un evidente fattore incentivante della diminuzione delle aree forestali in Africa centrale, scrivono i ricercatori. Le certificazioni delle concessioni, per esempio, con il marchio FSC, non ferma la divisione delle aree forestali in lotti più piccoli. L’abbattimento e lo sfruttamento delle foreste tropicali mettono in moto una serie di interventi che hanno come risultato finale la conversione delle foreste in monocolture industriali. L’abbattimento selettivo degli alberi permette così l'espansione delle piantagioni di palma da olio e di altri usi estrattivi del suolo.
L’ estrazione di legname ha molti effetti sulle funzioni dell'ecosistema: viene immagazzinato meno carbonio, si riduce l’ habitat di animali e piante, e aumentano gli incendi causati dall'uomo.
In questo contesto vanno contemplati anche i devastanti incendi nella Repubblica Democratica del Congo. Più di 15.000 ettari di foresta sono stati distrutti da un incendio, come riportato dalla piattaforma internet Mongabay. Il più grande incendio si è verificato nei primi mesi del 2016 in una zona di foresta in cui una filiale della società austro-tedesca Danzer realizza la raccolta di legname certificato avvalendosi del sigillo FSC.
L’abbattimento selettivo apre la canopia della foresta e porta ad una perdita di umidità che protegge le foreste dagli incendi.
D'altro canto, le concessioni delle società europee hanno il più alto tasso di deforestazione, questo hanno constatato gli scienziati in un altro studio condotto nella Repubblica del Congo. Nello stato africano tre quarti delle concessioni attive per l’abbattimento industriale di alberi vengono gestite con capitale straniero. Il 40 per cento delle aree in concessione sono nelle mani di imprese europee, e il 33 per cento di aziende asiatiche.
La politica di gestione sostenibile delle foreste non può prescindere dalla degradazione delle foreste, ed è invece correlata con l’aumento della deforestazione, secondo i ricercatori. La crescente domanda mondiale di legname legale e certificato aumenta la pressione sugli ecosistemi tropicali di foreste intatte. La gestione sostenibile delle foreste, pubblicizzata dai sigilli di certificazione del legname sembra non esistere nella pratica.
In conclusione, i sigilli di certificazione FSC e PEFC non proteggono le foreste tropicali, come ci si aspetterebbe.
Per questo, Salviamo la Foresta consiglia di non acquistare legname esotico e prodotti realizzati in questo materiale, come ad esempio mobili da giardino. Nemmeno l'uso di legno proveniente da piantagioni di acacia aiuterebbe a proteggere le foreste.
Ulteriori informazioni:
- Studio „The last frontiers of wilderness: Tracking loss of intact forest landscapes from 2000 to 2013“
- Studio "Foreign capital, forest change and regulatory compliance in Congo Basin forests"