ENI sostituisce l’olio di palma: dati concreti, grazie!
18 mar 2017
L’annuncio di voler cambiare la produzione di biocarburante da olio di palma con oli esausti da frittura del gruppo energetico italiano ENI, secondo le stime di Salviamo la Foresta è poco credibile.
“Per ora usiamo l'olio di palma”, ha detto Claudio Descalzi, amministratore di ENI, in occasione di un'audizione al Senato italiano agli inizi di marzo, “ma nei prossimi sviluppi non si utilizzerà più”. Nella seconda fase dello sviluppo della Green Refinery di ENI nel suo stabilimento di Marghera (Ve) e in futuro in quello di Gela (Cl) si useranno oli esausti da frittura, grassi di origine animale, rifiuti e residui vegetali, che non sono adatti come cibo, annuncia il vertice dell'ENI alla stampa italiana. Descalzi, ha specificato “per capirci, quello [olio esausto] usato per friggere le patatine da Mc Donald’s” .
Non sono consultabili i dettagli specifici dell’annuncio dei vertici di ENI: mancano i numeri, le quantità, e una data, o periodo di riferimento. Quello che è certo è che la domanda di ENI di materie prime per la produzione di biocarburanti è oltremodo considerevole. 710.000 tonnellate di olio vegetale all'anno, questa la quantità necessaria per entrambe le raffinerie, secondo i dati di ENI, per produrre 530.000 tonnellate di biocarburanti.
Dove troverà ENI questa quantità di olio da frittura e grassi animali, l'amministratore delegato non l’ha specificato. Gran parte dell’olio usato per friggere in cucina è anche olio di palma. L'organizzazione WWF, che collabora con l'industria dell'olio di palma, calcola che il consumo mondiale di olio di palma di McDonald’s sia di 120.000 tonnellate all'anno.
Anche avvalendosi dell’ olio esausto da frittura di McDonald ENI continuerebbe a miscelare olio di palma per produrre biocarburanti. Bruciare oli vegetali nei veicoli, deve essere sempre l'ultima opzione. Tutti gli oli da cucina esausti vengono prima di tutto riciclati - per la produzione di mangimi per animali o nell'industria chimica per la produzione di saponi, detersivi o detergenti.
Le informazioni contenute nell’annuncio dell’amministratore delegato di ENI non rappresentano una soluzione. Salviamo la Foresta invita ENI a sospendere immediatamente l’uso di olio di palma e a fornire chiarezza e dati concreti: quali materie prime utilizzerà ENI, l’ ammontare della quantità e i tempi previsti per la presunta sostituzione. Senza questi dati l’annuncio non è credibile e verificabile, riconducibile pertanto solo ad un esercizio di pubbliche relazioni del gruppo.