Strasburgo: 243.998 firme contro gli agrocombustibili
12 set 2013
Salviamo la Foresta ha consegnato oggi a Strasburgo insieme a Action Aid, Down to Earth, Amigos de la Tierra Europa, Oxfam, Transport &Environment e Wahli Indonesia, 243.998 firme raccolte attraverso le petizioni contro la nefasta política degli agrocombustibili dell’Unione Europea.
La petizione è stata ricevuta dalla parlamentare Corinne Lepage, responsabile dei “biocombustibili”, Matthias Groote, rappresentante della Commissione dell’Ambiente e dagli europarlamentari Claude Turmes, Bas Eickhout, Josefa Andrés Barea e Sabine Wills. Nel trascorso dellla giornata il parlamento ha deciso il futuro della così detta energia verde proveniente dalle coltivazioni.
L’agrocombustibile che si vende nell’Unione Europea contiene sempre più olio di palma. Per produrre olio di palma è necessario tagliare foreste tropicali, sostituite continuamente da monocolture di questa specie. Dall’Indonesia e Malesia proviene il 90% dell’olio di palma che si consuma nel mondo. In entrambi i paesi, le piantagioni di palma con le loro enormi monocolture industriali sono la principale causa di deforestazione e rappresentano una grave minaccia per gli oranghi, elefanti pigmei e tigri di Sumatra.
L’Unione Europea ha stabilito per legge che con il combustibile fossile tradizionale si deve miscelare agrocombustibile. Nel 2020, la proporzione di energia rinnovabile da utilizzare per il trasporto dovrà arrivare al 10%. Quasi tutto l’agrocombustibile si produce a partire da alimenti: olio di palma, di soia e di colza nel caso del biodiesel; di mais, grano, canna da zucchero e barbabietola da zucchero, nel caso del bioetanolo.
Salviammo la Foresta ha raccolto la metà delle firme consegnate oggi, diffondendo in modo capillare tra tutte le sue reti sociali la petizione “ "Biocombustibili: la UE distrugge 700.000 ha di foresta” . La petizione è stata inviata ai 766 europarlamentari via e-mail e via posta posta ordinaria. L’organizzazione ecologista esige che si eliminino immediatamente le percentuali obbligatorie di miscela di agrocombustibili, così come chiede di eliminare i sussidi e gli incentivi e di fermare, inoltre, le importazioni di agrocombustibili e materie prime per la sua produzione, come l’olio di palma.
Dopo il Parlamento Europeo si prevede che la decisione sulla questione passi al Consiglio dei Ministri della UE. L’Unione Europea incentiva gli agrocombustibili con sovvenzioni di 10 mila milioni di euro annuali, per tanto l’industria e la lobby agraria hanno un grande potere sull’Unione Europea. Per tanto, nonostante si sia constatato che le conseguenze della politica degli agrocombustibili della UE sulla natura e popolazioni dei paesi produttori siano devastanti, le decisioni previe si sono limitate a giochi di numeri e a correzioni cosmetiche senza una soluzione reale sulla deforestazione, lo sfollamento delle popolazioni, la perdita copiosa della biodiversità e l’inquinamento.