Cosegnate 38.500 firme contro il progetto idroelettrico de El Quimbo

Conegna delle firme all’ambasciatore colombiano a Berlino

18 dic 2012

Mercoledi’ 9 maggio 2012 un rappresentante di Salviamo la Foresta consegna all’ambasciata colombiana a Berlino le 38.500 firme raccolte diffondendo l’azione di protesta in 5 lingue diverse attraverso la pagina web https://www.forestatropicale.org

Con le firme alla mano, ci siamo confrontati con l’ambasciatore Juan Mayr Maldonado con le argomentazioni della poplazione locale contro la mega impresa, esigendo l’immediata sospensione del progetto che si sta sviluppando con capitali della multinazionale ispano -italiana Endesa - Enel.

Secondo le denunce delle popolazioni colpite, la diga de El Quimbo avra’ un impatto irreversibile sull’idrodinamica del Rio Magdalena e distruggera’ l’equilibrio ecologico della regione del Huila. Le dighe, come quella del Quimbo, sono portatrici di espropriazione dei beni e delle risorse naturali rinnovabili e non, di uso comune delle comunita’ indigene e campesinas (contadine). Il progetto comporta restrizioni nella pesca artigianale e la perdita di pratiche agricole tradizionali dei territori alluvionali, cosi’ come il libero uso e accesso del fiume. Comporta, inoltre, violenza, espropriazione forzata e disoccupazione. Si e’ gia’ rilevata un’alterazione dell’uso del solo, causata dai residui degli scavi, perdita e riduzione della vegetazione, alterazione dell’ambiente circostante e disequilibrio dell’ecosistema.

É altrettanto preoccupante l’alto rischio di spostamento delle faglie tettoniche nella zona che danno origine a frane e terremoti.
L’attuale ambasciatore in Germania, che precedentemente era stato Ministro dell’Ambiente della Colombia, ci ha riferito che l’attuale Ministro dell’Ambiente vuole essere il piu’ rigoroso possibile riguardo alle valutazioni ambientali dei progetti. Cosi’ e’ anche per il caso de El Quimbo.

Secondo il Minstero dell’ambiente sono 31 i progetti idroelettrici in attesa di una licenza ambientale, in Colombia.

Invece, secondo il rappresentante del Movimiento Colombiano en Defensa de los Territorios y de los Afectados por Represas, Ríos Vivos, Juan Pablo Soler, le dighe sono sinonimo di perdita della sovranita’, degradazione ambientale e vulnerazione culturale. Dal canto loro, dall’associazione delle popolazioni colpite per la diga de El Quimbo ASOQUIMBO, sostengono che “la produzione di Energia Idraulica non e’ rinnovabile, nemmeno pulita e risulta costosa”; difendono per questa ragione il principio di creazione di Riserve Contadine Agroalimentari - Reserva Campesina Agroalimentaria - come alternativa a questo mega progetto idroelettrico.