L’impossibile arriva, tarda solo un po’ di più: condividiamo con voi i risultati concreti raggiunti nel 2021
3 gen 2022
Impegnarsi per difendere le foreste tropicali e sostenere i diritti delle popolazioni indigene - i migliori difensori delle foreste – con progetti in loco e petizioni online da risultati incredibili, ma che non si vedono di frequente. La domanda che più spesso ci viene posta è: "Il vostro lavoro e le petizioni online portano a qualcosa di concreto? "La nostra risposta, anche quest’anno, è: Sì.
Aderire alle nostre petizioni è una scelta responsabile che porta a risultati concreti.
Ecco un riepilogo dei risultati più recenti che abbiamo ottenuto nel 2021:
Messico: a gennaio 2021 gli attivisti del gruppo Equipo Indignación hanno annunciato che una giudice ha concesso la sospensione definitiva di una porzione del progetto "Tren Maya" che passa sui territori degli indigeni Ch'ol del Chiapas. La giudice del tribunale federale dello stato del Chiapas nella sua pronuncia ha preso in considerazione anche i pericoli attuali rappresentati dalla pandemia di coronavirus (Covid 19). Oltre alle violazioni del diritto alla salute, vengono segnalate anche le violazioni dei diritti delle comunità indigene e l'impatto ambientale. Il gruppo spera che la sentenza costringa la magistratura federale ad analizzare il progetto tenendo conto delle rivendicazioni di questa comunità. Salviamo la Foresta ha contribuito a fare pressione internazionale e a far conoscere il caso con una petizione ancora attiva che ha raccolto oltre 279 mila fime.
Uganda: la foresta di Kafuga è stata salvata , per ora, dall'espansione delle piantagioni industriali di tè! Un tribunale ha assegnato alla comunità locale l'area confinante con l'habitat dei gorilla. I giudici hanno stabilito che la foresta deve essere messa in condizioni di protezione secondo la legge entro un anno. Salviamo la Foresta ha sostenuto la difesa della foresta di Kafuga con una petizione online e con donazioni, pertanto ringraziamo tutte le 257.591 persone che hanno sostenuto la difesa della foresta e che hanno appoggiato con la loro firma questa iniziativa, così come coloro che hanno contribuito con le loro generose donazioni.
Ecuador: un giudice ha ritenuto che le autorità responsabili del controllo e della regolamentazione delle attività minerarie nel paese non siano state in grado di risolvere il conflitto socio-ambientale, ed ha dato 10 giorni alla compagnia mineraria Hanrine per ritirarsi dalla strada pubblica presso La Merced de Buenos Aires, una zona di importante valore ecologico. Nonostante le buone notizie, la petizione di Salviamo la Foresta rimane attiva a sostegno della comunità che ha già raccolto oltre 106.000 firme.
Repubblica Democratica del Congo (RDC): il governo della RDC ha deciso di abbandonare i suoi piani di sfruttamento delle riserve petrolifere all'interno del Parco Nazionale di Salonga. Il Parco Nazionale di Salonga è la più grande riserva forestale tropicale in Africa, Patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO). Questo è un grande risultato per la natura e per gli ambientalisti! La petizione internazionale online di Salviamo la Foresta per la protezione del Parco Nazionale di Salonga ha raccolto finora oltre 278.000 firme. Grazie a chi ha firmato!
La petizione è comunque ancora attiva, perché il parco adiacente di Virunga è ancora in pericolo.i Potete ancora firmare la petizione e diffonderla
Indonesia: a Papua - una provincia indonesiana sull'isola della Nuova Guinea - con l'appoggio delle organizzazioni EcoNusa e Pusaka, partner di Salviamo la Foresta, le comunità indigene sono riuscite a far si che il governo mettesse sotto scrutinio i permessi delle piantagioni di palma da olio nella parte occidentale della zona. 14 permessi di grandi compagnie produttrici di olio di palma sono stati finalmente revocati. Presto, verrà presa una decisione per altre 24 aziende. La superficie di queste concessioni è di quasi 300 mila ettari - più di tre volte le dimensioni della città di Berlino! Gran parte di questi territori sono coperti da foresta pluviale intatta. Un grande risultato per la foresta ed i suoi abitanti!
Unione Europea: 444 deputati del Parlamento Europeo hanno votato a favore della creazione di regole a livello europeo per proteggere gli attivisti da cause intimidatorie - le cosiddette SLAPP - iniziate da parte di aziende e individui potenti per silenziare gli attivisti. Negli ultimi due anni Rettet den Regenwald/Salviamo la Foresta ha dovuto difendersi da una causa intentata dalla società indonesiana Kenertec e la sua consociata Korindo davanti a un tribunale regionale di Amburgo. La causa nasce dopo le critiche che l'organizzazione ambientalista ha mosso contro la distruzione delle foreste pluviali da parte della Korindo per implementare piantagioni industriali di palma da olio in Indonesia. In seguito a questa causa l'organizzazione ha partecipato attivamente all'alleanza europea CASE che si è formata per dare visibilità a queste cause di intimidazione. Nonostante questo risultato, abbiamo bisogno ancora di sostegno e per questo vi invitiamo a firmare e condividere la petizione che ha raccolto oltre 100 mila adesioni per chiedere alla Commissione Europea una protezione più efficace contro le SLAPP.
Ecuador: a dicembre è arrivato un risultato grandioso!
La foresta protetta di Los Cedros, nel nord dell'Ecuador, è stata dichiarata libera dallo sviluppo della mega-miniera dalla Corte Costituzionale ecuadoriana. Una sentenza storica destinata a stabilire una giurisprudenza sui diritti della natura. Questi diritti sono sanciti dalla Costituzione ecuadoriana del 2008, che è pioniera in questo campo a livello mondiale. Nella sua sentenza la Corte Costituzionale afferma anche che "l'ecosistema è il titolare dei diritti all'esistenza delle specie animali e vegetali, così come del mantenimento dei loro cicli vitali, struttura, funzioni e processo evolutivo". Ordina quindi alle compagnie minerarie di astenersi da qualsiasi attività mineraria e di ritirarsi dalla foresta.
Salviamo la Foresta ha partecipato alla campagna sostenendo l'importante lavoro in difesa della vita e della natura che i movimenti locali portano avanti quotidianamente, diffondendo una petizione online. Da tutti gli angoli del mondo, 116.202 persone hanno aderito alla petizione. Questo è un grande risultato che abbiamo raggiunto assieme a voi, il che ci dà ancora una volta motivo di celebrare la solidarietà. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato!
Nigeria: ci è giunta la notizia della cessazione delle attività di disboscamento della società di Sibawood e della relativa sospensione della costruzione della rete stradale nei territori e del popolo Ekuri della Nigeria che appoggiamo da anni nella difesa della loro foresta ancestrale nello Stato di Cross River. Purtroppo, nessuno sa se questo successo durerà, ma è una tregua davvero gradita. In ogni caso, è importante rimanere vigili, poiché la distruzione della foresta non è purtroppo limitata a questo caso nello Stato di Cross River, e gli indigeni incolpano il governo per la sua inazione nella protezione delle foreste o nella sua complicità con le società e i loro taglialegna. Pertanto, vi invitiamo a firmare e condividere la petizione a sostegno del popolo Ekuri e a condividerla tra le reti dei vostri contatti .
Cambogia: abbiamo chiuso l’anno con una notizia dal sapore dolce – amaro, ma che ha pur sempre portato sollievo. A metà novembre, i 6 attivisti detenuti, del gruppo Mother Nature Cambogia, nostri partner, sono stati rilasciati su cauzione nella capitale della Cambogia, Phnom Penh, dopo un’esperienza molto dura in carcere. Le accuse però rimangono e gli attivisti rischiano fino a dieci anni di prigione. La pressione internazionale sul governo della Cambogia ha contribuito in parte a questi rilasci. A questo risultato hanno contribuito anche le oltre 87.000 firme della distribuita attraverso la pagina web di Salviamo la Foresta, che continua ad essere attiva e alla quale vi invitiamo ad unirvi e a condividere.
Infine, vogliamo condividere la gioia per il premio “Front Line Defenders 2021” che i nostri partner di Mother Nature Cambogia hanno ricevuto per il loro lavoro di protezione dell'ambiente e dei diritti umani, il 9 dicembre 2021, Giornata internazionale dei difensori dei diritti umani. Assieme a loro sono stati premiati in una cerimonia online gruppi provenienti da Brasile, Sierra Leone, Bielorussia, Palestina e Portogallo.
Non manchiamo di augurarvi un 2022 nel segno della salvaguardia e protezione delle foreste tropicali dei loro abitanti ancestrali e del clima, e pertanto di tutti noi!