Una sentenza storica a favore dei diritti della natura in Ecuador
20 dic 2021
La foresta protetta di Los Cedros, nel nord dell'Ecuador, è stata dichiarata libera dallo sviluppo della mega-miniera dalla Corte Costituzionale. La Corte ha emesso una sentenza storica destinata a stabilire una giurisprudenza sui diritti della natura. Questi diritti sono sanciti dalla Costituzione ecuadoriana del 2008, che è pioniera in questo campo a livello mondiale.
La foresta protetta di Los Cedros si trova nella provincia di Imbabura, nel nord dell'Ecuador, sulle Ande. Copre più di 6.000 ettari e ospita una grande biodiversità e un alto endemismo. Anche così, nel 2017 il governo ha consegnato una concessione mineraria che lo ha messo in pericolo.
In un Tweet , il tribunale ha annunciato il 1 dicembre: "Questa Corte nella sentenza 1149-19-JP/21 dichiara la violazione dei diritti del Bosque Protector Los Cedros e sviluppa i diritti alla natura, all'acqua, a un ambiente sano e alla consultazione ambientale". Si stabilisce così che i diritti della natura vengono violati, come il diritto all'acqua e a un ambiente sano delle comunità che circondano il Bosque Protector Los Cedros. Rileva anche la violazione del diritto delle comunità colpite ad essere consultate.
Nella sua sentenza, la Corte Costituzionale afferma anche che "l'ecosistema è il titolare dei diritti all'esistenza delle specie animali e vegetali, così come del mantenimento dei loro cicli vitali, struttura, funzioni e processo evolutivo". Ordina quindi alle compagnie minerarie di astenersi da qualsiasi attività mineraria e di ritirarsi dalla foresta. L'estrazione mineraria danneggerebbe l'importante biodiversità, che include diverse specie in pericolo, come l'orso dagli occhiali, numerose specie di orchidee, la scimmia dalla testa marrone e molte specie di anfibi.
Con la sentenza, tutti i permessi minerari e le autorizzazioni relative al progetto minerario devono essere cancellati.
Inoltre, come misura di riparazione integrale, si stabilisce che nessuna attività che violi i diritti della natura potrà essere realizzata all'interno della foresta protetta. E le infrastrutture della compagnia mineraria statale ENAMI EP e dei suoi associati devono essere rimosse. Il Ministero dell'Ambiente deve adottare misure per preservare la foresta protetta e promuovere un piano di gestione e cura della stessa.
Salviamo la Foresta ha partecipato alla campagna sostenendo l'importante lavoro in difesa della vita e della natura che i movimenti locali portano avanti quotidianamente, diffondendo una petizione oline sul caso a livello internazionaleintitolata “I diritti della Natura contano più delle miniere su vasta scala” chiedendo alla Corte di fare giustizia e utilizzando l'hashtag #CorteHazHistoria (#CorteMakeHistory). Da tutti gli angoli del mondo, 116.202 persone hanno aderito alla petizione. Questo è un grande risultato che abbiamo raggiunto assieme a voi, il che ci dà ancora una volta motivo di celebrare la solidarietà. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato.
Dall'Ecuador ci scrivono i nostri colleghi di OMASNE, un'organizzazione che sosteniamo :"Grazie per questa mingache ha liberato Los Cedros dalle miniere. Continueremo a lavorare con OMASNE e altre organizzazioni e comunità amiche per rendere questo una realtà in molti altri luoghi afflitti dai megaprogetti estrattivisti, in Ecuador e nel mondo.
La sentenza stabilisce un importante precedente a livello locale, nazionale e internazionale. Non potevamo pensare di ricevere una notizia migliore per finire l'anno!
Continueremo a tenervi aggiornati, poiché la notizia ha diverse dimensioni importanti che vale la pena analizzare e condividere.
Vedi anche:
Comunicato ufficiale della Corte Costituzionale dell'Ecuador
Testo completo della sentenza (119 pagine)
permessi minerariRegistro di documenti ambientale e permessi idrici concessi alle concessioni minerarie Río Magdalena 1 e 2.
Lavoro comunitario collettivo