Uno studio rivela i benefici antivirali della foresta sempreverde mediterranea italiana
29 set 2021
Uno studio scientifico rivela che l’inalazione dei composti organici di alcune piante della foresta sempreverde mediterranea presente nelle coste italiane possono ridurre il tasso di mortalità del virus Covid 19. La protezione di questa foresta autoctona è ancora più indispensabile.
In Italia, secondo i dati raccolti in uno studio scientifico pubblicato lo scorso 1 settembre 202 , “i composti organici di alcune piante presenti nella foresta sempreverde mediterranea potrebbero legarsi e interferire [per inalazione] con il recettore della proteina spike del Covid 19 ed il recettore delle cellule umane” tanto da ridurre il rischio di mortalità del virus .
Lo studio si è concentrato sulle zone mediterranee costiere d’Italia, nel meridione e nelle isole, nelle regioni dove la densità forestale è alta ma il tasso di antropizzazione è basso e dove il tasso di mortalità per Covid 19 è stato basso ma è poi aumentato nel periodo 2020-2021, rispetto all’inizio della pandemia.
I risultati sono sorprendenti. Dal 2020 al 2021, i dati mostrano che se il numero medio di decessi tendeva ad aumentare di circa 4 volte, la percentuale di decessi registrata rispetto alla popolazione (0,06-0,10%) era più bassa nelle regioni mediterranee più verdi (Basilicata, Calabria e Sardegna in particolare) rispetto alle regioni settentrionali con bassa copertura forestale e anche rispetto alla Valle d’Aosta, dove c’è copertura forestale di montagna e l’indice di vecchiaia è minore soprattutto rispetto alla Sardegna.
L’ipotesi dello studio è che tra i vari fattori, quelli ambientali - l'abbondanza di vegetazione mediterranea sempreverde sia spontanea che coltivata - potrebbero aver giocato un ruolo cruciale nell’impatto minore della mortalità del virus. L’ abbondanza di piante mediterranee sempreverdi che emettono i composti antivirali inalabili, hanno un ruolo cruciale. Addirittura, gli autori propongono anche di pensare nella progettazione di spray nasali contenenti composti organici volatili delle piante oltre a suggerire di praticare dei “bagni nella foresta".
Infine, lo studio promuove e sollecita la conservazione e l'aumento della copertura forestale sempreverde mediterranea. Per altro, la protezione di questa foresta autoctona deve considerarsi imprescindibile per la protezione da futuri virus zoonitici, così come lo è la protezione delle foreste tropicali, che fingono da barriere naturali, come ha affermato l'Organizzazione Mondiale della Sanità e come abbiamo già sottolineato.
La nostra foresta sempreverde mediterranea va protetta. La sua salvaguardia deve considerarsi una questione esistenziale, e non solo perché ha il potenziale di ridurre il rischio di mortalità del Covid 19. La deturpazione per la cementificazione delle nostre coste è un pericolo costante e il momento per agire e proteggere queste foreste e tutte le foreste del mondo è adesso.