Corsia preferenziale per la costruzione di auto elettriche?

30 ago 2021

Il candidato al ruolo di cancelliere Armin Laschet e il miliardario americano Elon Musk vogliono accelerare le procedure e abrogare le leggi di protezione ambientale in Germania. Entrambi lo hanno dichiarato durante una visita alla fabbrica di auto elettriche Tesla in costruzione a Brandeburgo. Laschet vuole anche limitare il diritto delle organizzazioni ambientali ad opporsi facendo causa.

"Grazie, Elon, a te e alla tua famiglia per questa visita davvero meravigliosa qui alla Gigafactory. Questo è il futuro. Il futuro dell'energia, il futuro della sostenibilità. Ti ringraziamo per questo investimento in Germania", ha detto Laschet nella conferenza stampa .

"È un piacere essere qui", ha replicato Musk. "La fabbrica è ancora in costruzione al momento, ma quando sarà finita sarà bellissima. Vogliamo che sia un posto che quando lo vedi, dici, wow, voglio lavorare qui, questo posto è fantastico" .

Mentre Armin Laschet, il candidato al ruolo di cancelliere in campagna elettorale, vuole ovviamente approfittare del clamore che circonda l'investitore americano e il suo marchio di auto elettriche Tesla. Musk, dal canto suo, spera probabilmente in altri sussidi multimilionari e nell’abrogazione delle leggi da parte del politico per portare avanti la rapida espansione del suo gruppo in Germania. Apparentemente con successo:

"Come ho detto, dobbiamo accelerare le nostre procedure e la burocrazia e quanto rallenta di molto le operazioni in Germania", ha spiegato Laschet.

"Sarebbe fantastico", risponde Musk. "Se ogni anno si aggiungessero nuove regole e regolamenti, ad un certo le persone punto dovrebbero rinunciare".

Tesla ha già chiesto procedure semplificate e una sorta di corsia preferenziale in una lettera incendiaria inviata nell'aprile 2021. La mobilità elettrica di Tesla aiuta nella lotta contro il riscaldamento globale, dice l'azienda.

In risposta ad una domanda sulla lettera, Laschet ha liquidata il tema in modo sprezzante. Musk, d'altra parte, risponde: "Dobbiamo entusiasmarci per il futuro. E non dimenticare di avere figli, questo è importante".

Tesla vede un "problema evidente" nelle procedure di approvazione

Nella corsa globale per la supremazia della mobilità elettrica, l’azienda automobilistica Tesla gode già di un ampio sostegno politico e beneficia di procedure molto accelerate per ottenere i permessi ambientali e di costruzione. In Germania, la voce, le proteste e le denunce dei residenti e delle organizzazioni ambientali sono state in gran parte ignorate dai politici e dalle autorità, e i limiti di legge sono stati dilatati.

Dove solo pochi mesi fa c'erano 300 ettari bosco di pini nel mezzo di una zona di protezione d’acqua potabile, Tesla ha disboscato, cementificato ed eretto gli edifici della sua fabbrica a velocità record. Meno di due anni dopo (novembre 2019) dall’annuncio di Musk del suo progetto, quest'anno le prime auto elettriche e le loro batterie usciranno dalla catena di montaggio.

L'enorme consumo d'acqua della fabbrica di Tesla

Quando la stampa gli ha chiesto se la fabbrica di automobili Tesla non avrebbe prosciugato l'acqua potabile della regione, Musk ha risposto con una risata implacabile:

"La regione ha così tanta acqua. Guardatevi intorno. Tutto questo è un grande equivoco. Qui c'è acqua ovunque. Vi sembra un deserto? Questo è ridicolo. Piove molto", ha ribattuto Musk.

La stessa fabbrica di automobili di Tesla richiede fino a 3,6 milioni di metri cubi di acqua all'anno nella seconda fase di espansione, che è circa il 30 per cento del volume totale di acqua presente nella regione. Dopo l'uso da parte di Tesla, l'acqua deve essere scaricata di nuovo nell'ambiente, anche se non è ancora chiaro che tipo di inquinamento contiene e come deve essere ripulito.

L’azienda statunitense non solo ha sigillato 300 ettari in una zona di protezione d’acqua potabile, ma ha anche conficcato almeno 558 pali nelle falde acquifere.

Inoltre, la società ha posato tubi di fognatura sul cantiere per mesi, senza un permesso di costruzione, riferisce la rivista televisiva ZDF Frontal2 . I giornalisti hanno accompagnato per mesi la costruzione della gigafactory di Tesla e hanno riassunto la loro ricerca nel report Turbo, Tempo, Tesla .

Armin Laschet ha anche dichiarato di voler limitare il diritto delle organizzazioni ambientaliste di intentare cause contro il progetto industriale: "Non è accettabile che qualcuno che non è residente qui, ma vive sul Mare del Nord o nelle Alpi Bavaresi, possa intentare una causa per fermare questi progetti. Dobbiamo dare una svolta". 

La posizione di Salviamo la Foresta

La natura in Germania versa in pessime condizioni: lo stato degli ecosistemi, della biodiversità, delle foreste, dei suoli e delle acque è sempre più drammatico. Le leggi esistenti per la protezione dell'ambiente e dell'acqua potabile non sono chiaramente sufficienti e devono essere migliorate. Salviamo la Foresta si oppone, pertanto, fermamente all'accelerazione delle procedure di approvazione, all’abrogazione delle leggi ambientali per la costruzione di fabbriche di auto elettriche e altre industrie, e alla limitazione del diritto delle organizzazioni ambientali a fare causa alle grandi compagnie e alle autorità per i danni arrecati alla natura. 

Sia Armin Laschet che Elon Musk mostrano poca competenza e volontà di salvare il nostro pianeta dall'imminente collasso ambientale e climatico. Per Laschet, queste sono apparentemente solo frasi vuote, mentre Musk ha già rinunciato alla Terra.

La salvezza è nello spazio?

Il miliardario statunitense fantastica sulla colonizzazione di Marte e dello spazio con il suo progetto spaziale SpaceX , dove vuole anche terminare la sua vita. Questo include l'estrazione su altri pianeti e meteoriti per ottenere le enormi quantità di metalli e materie prime necessarie per costruire milioni di auto elettriche, batterie e gigantesche stazioni spaziali. Per gli scienziati, i progetti spaziali di Musk sono pura utopia.

Per saperne di più sulle materie prime necessarie per costruire le auto elettriche, leggete la nostra notizia speciale sul tema: La fame di materie prime delle auto elettriche