+450 Organizzazioni lanciano una coalizione per fermare l'accordo UE-Mercosur
18 mar 2021
La coalizione Stop EU-Mercosur in un nuovo sito web fornisce informazioni, strategie ed azioni per aiutare a fermare il trattato EU-Mercosur.
Lunedì 15 marzo, una coalizione di oltre di 450 organizzazioni della società civile (OSC) da entrambi i lati dell'Atlantico ha tenuto una conferenza stampa in cui ha esposto le ragioni del perché l'accordo commerciale UE-Mercosur è nefasto per le persone, i lavoratori, gli animali e l'ambiente. In parallelo alla conferenza stampa, la coalizione ha lanciato il sito StopEUMercosur.org, che è uno spazio di incontro virtuale per i cittadini dove accedere a tutte le informazioni e strategie utili rispetto al tema ed elenca le azioni che si possono intraprendere per fermare l'accordo. Tra queste si annovera anche la petizione di Salviamo la Foresta, che insieme ad altre petizioni di organizzazioni della coalizione, ha ottenuto oltre due milioni di firme. Se non avete ancora firmato potete farlo seguendo questo link.
Il 28 giugno 2019, la UE e il Mercosur hanno annunciato la conclusione di un accordo di libero scambio senza precedenti, il prodotto di venti anni di negoziati. Se verrà implementato, l'accordo alimenterà ulteriormente la deforestazione, le violazioni dei diritti umani e la crudeltà sugli animali, distruggendo i mezzi di sussistenza delle popolazioni rurali sia in Europa che in Sud America, danneggiando le fattorie familiari, i lavoratori e i popoli indigeni. L'accordo afferma che le violazioni dei diritti umani relazionate alle catene di approvvigionamento coinvolte nell'accordo sono accettabili.
Per questo motivo, la coalizione di ONG chiede ai leader politici della UE e dei paesi del Mercosur di fermare l'accordo. Secondo la coalizione, l'accordo UE-Mercosur appartiene a un modello commerciale superato del 20° secolo, fallimentare per il pianeta. Serve gli interessi corporativi a spese del pianeta, e il perdurare di disuguaglianze sociali insostenibili.
Promuovendo lo scambio di prodotti agricoli con auto inquinanti, l'accordo rappresenta una minaccia impellente per i posti di lavoro nel settore industriale nei paesi del Mercosur. Inoltre, perpetua la tendenza alla dipendenza delle economie sudamericane come agenti esportatori di materie prime a basso costo ottenute con la distruzione di risorse naturali vitali, anzichè favorire lo sviluppo di economie forti, diversificate e resilienti.
In virtù della forte pressione della società civile, diversi stati membri - come Austria, Francia, Belgio e Lussemburgo - e il Parlamento Europeo hanno espresso la loro preoccupazione, e per questo la procedura di ratifica è temporaneamente sospesa. La Commissione Europea sta tenendo colloqui con i paesi del Mercosur sulle "condizioni di pre-ratifica", che potrebbero portare a stabilire un protocollo aggiuntivo all'accordo. Ma la coalizione sostiene che un protocollo o una dichiarazione aggiuntiva non sarebbe risolutiva riguardo agli impatti negativi e le questioni sollevate dall'accordo, dato che il testo dell'accordo non cambierebbe. Il capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile (TSD), per esempio, rimarrebbe un desiderata oltre ad essere inapplicabile. "Gli obiettivi e gli elementi centrali di questo accordo sono in contrasto direttamente con la giustizia sociale, la creazione di posti di lavoro, la protezione del il clima, la sovranità alimentare e la difesa dei diritti umani e del benessere degli animali. In un momento in cui la UE sta adottando il Green Deal questo accordo deve essere fermato", dichiara il coordinamento della coalizione.
Come si legge nella dichiarazione, sostenuta da più di 450 organizzazioni della UE e dei paesi del Mercosur, per un futuro possibile, un modello economico del XXI secolo deve promuovere e non minare gli sforzi per creare società socialmente giuste ed ecologicamente resilienti, basate sui principi di solidarietà, protezione dei diritti umani e del pianeta. Per questo, la coalizione chiede ai leader politici di agire nell'interesse delle persone e non dei profitti, e di fermare quanto prima l'accordo UE-Mercosur.
Ulteriori informazioni:
Il 24 febbraio 2021, Salviamo la Foresta ha partecipato a un dibattito sul trattato UE-Mercosur alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo.