Indonesia: un omicidio assurdo per la palma da olio

Un agente con la divisa della Brimob, con un fucile in spalla in una piantagione. Le compagnie palmicultrici assoldano guardie armate (© Save Our Borneo)
47.223 firmatari

Ajak Sismanto voleva solo visitare la sua famiglia: è stato ucciso vicino ad un mulino ad olio di palma. Le compagnie palmicultrici in Indonesia assoldano guardie armate per vigilare le piantagioni. I nostri partner in Indonesia esigono che finiscano le violenze contro le comunità. Per favore, unitevi alla petizione.

Lettera

CA: Presidente della Repubblica di Indonesia; Governatore di Central Kalimantan, Agustin Teras Narang, capo del Distretto di East-Kotawaringin, Supian Hadi

“Fermare la violenza e la distruzione delle foreste per la palma da olio. Investigare la morte di Ajak Sismato e risolvere il conflitto di terre a Penyang.”

Leggi tutta la lettera

Ajak Sismato non aveva relazione alcuna con la compagnia palmicultrice PT. Agro Bukit. Il venticinquenne voleva visitare la sua famiglia a Penyang, una città della provincia di Central Kalimatan nel Borneo, dove si trova una delle piantagioni della compagnia.

Il 10 di giugno, Sismato ha guidato, con altre quattro persone della comunità, in direzione del mulino ad olio di palma per chiedere perchè la compagnia avesse chiesto l'arresto di un gruppo di contadini. L'entrata era sorvegliata dalle guardie di sicurezza della PT. Agro Bukit, assieme ad ufficiali delle tristemente note Brimob, unità di forze speciali di polizia. La vista della Brimob ha causato la fuga dall'auto di una persona. “Uno degli ufficiali ha sparato colpendo il parabrezza e ferendo Sismato all'addome. Lo hanno portato all'ospedale della compagnia a 40 km di distanza, dove è morto otto ore dopo”, ci ha detto Nordin, un membro dell'organizzazione nostra partner, Save our Borneo.

La morte di questa persona è il tragico epilogo del lungo conflitto esistente tra le persone di Penyang e la PT. Agro Bukit: la comunità non fu consultata nel 2004, quando il governo locale diede alla compagnia il permesso per una piantagione di 6.000 ettari, dove c'erano foresta e terra coltivabile appartenenti alla comunità.

In seguito alla morte di Sismato, gli attivisti di Save our Borneo hanno manifestato per le strade, esigendo un'indagine e la revoca della licenza della PT. Agro Bukit. Chiedono, inoltre, che il governo impedisca alle compagnie palmicultrici di assoldare soldati o ufficiali di polizia come agenti di sicurezza.

Il parlamento di Central Kaliman ha promesso un'indagine adeguata, ma ad oggi non si sa nulla. Speriamo che il neoeletto presidente indonesiano possa fermare la violenza. Per favore, unitevi a questa petizione.

Infor­mazioni

Alla PT. Agro Bukit è stata concessa una licenza per una piantagione di palma da olio dal governo municipale di Penyang nel 2004. L'area in questione era di 6.000 ettari di foresta e campi che le comunità locali usavano per la loro alimentazione. Non vennero mai consultate e non ricevettero alcuna compensazione per questa perdita.

È iniziato così un conflitto che continua ancora oggi. Ci sono state manifestazioni costanti per esigere giustizia.

Intanto la PT. Agro Bukit ha tagliato la foresta, ha piantato una vasta monocoltura di palma da olio e raccolto i frutti. Nel 2012, i contadini hanno cercato di attirare l'attenzione per l'ingiustizia subita bloccando le vie d'accesso ai mezzi di trasporto della compagnia, effettuando loro stessi il raccolto. La compagnia ha risposto con la violenza, facendo arrestare i contadini. Questo però ha destato l'interesse dei parlamentari, portando ad un accordo tra la compagnia e le comunità che sancisce che il raccolto si effettuerà solo quando la disputa per la terra verrà risolta.

La PT. Agro Bukit non ha rispettato l'accordo ed ha effettuato i raccolti senza fare nulla rispetto al conflitto. I contadini, delusi, hanno continuato a loro volta, per questo la compagnia ha assoldato altri ufficiali armati per fermarli. A giugno di quest'anno la violenza è culminata: cinque contadini sono stati arrestati per il furto di frutti di palma e un uomo è stato ucciso: Ajak Sismato, che non aveva relazione alcuna con il conflitto.

Secondo le sue stesse fonti, la PT. Agro Bukit gestisce sei piantagioni nel Central e South Kalimatan per un totale di 17,643 ettari. La compagni è parte della Rountable on Sustainable Palm Oil (RSPO), nessuna delle sue piantagioni é stata certificata nel 2012. Ha dichiarato che il 100 per cento delle sue piantagioni e mulini verranno certificati per il 2015.

Questo dimostra che l'essere membri ed avere la certificazione RSPO non aiuta affatto a prevenire il furto di terre, la violenza, gli abusi e le ingiustizie conseguenti.

Lo stesso vale per la compagnia partner della PT: Agro Butik la: Goodhope Asia Holdings, con sede a Singapore che si contende circa 157.000 ettari di terra in Indonesia e Malesia per piantagioni di palma da olio – la metà di questa estensione è già in uso. La Goodhope sta progettando di espandere le sue coltivazioni di palma verso l'Africa occidentale e centrale.

Lettera

CA: Presidente della Repubblica di Indonesia; Governatore di Central Kalimantan, Agustin Teras Narang, capo del Distretto di East-Kotawaringin, Supian Hadi

Egregio Signor Presidente, egregio Governatore Augustin Teras Narang, Egregio Capo di Distretto Supian Hadi,


Ancora una volta si riporta che nel vostro paese avvengono furti di terra, violazioni dei diritti umani e uso di forze letali in relazione con la produzione di olio di palma – olio di palma che viene esportato nel mondo e che si trova nei nostri cibi e serbatoi. I prodotti contenenti olio di palma contribuiscono alla deforestazione e pregiudicano la vita delle persone, causando persino la loro morte.

Un fatto sconcertante, avvenuto di recente, mi spinge a firmare questa petizione:

Il 10 giugno, un ragazzo di 25 anni, Ajak Sismato, è stato colpito da un proiettile ed è morto nell'ospedale di Sampit otto giorni dopo. Il fatto è stato riportato da un testimone oculare che viaggiava con Ajak Sismato verso il mulino di Penyang della PT. Agro Bukit, per avere notizie sull'arresto di alcuni contadini. L'auto è stata fermata dalle guardie armate di sicurezza della Brimob. Alcuni passeggeri sono fuggiti per paura della Brimob, uno degli ufficiali ha sparato contro il parabrezza dell'auto colpendo Sismato all'addome. Alcuni testimoni sostengono che gli agenti hanno tentato di estrarre il proiettile per distruggere le prove. Solo in seguito avrebbero portato Sismato all'ospedale della compagnia, a 40 km di distanza. Secondo l'organizzazione ambientalista Save our Borneo, il referto dell'autopsia non è ancora stato pubblicato, e non c'è ancora un'investigazione ufficiale del caso. Intanto, la polizia ha definito la vittima come criminale. Le persone che reclamano i loro diritti sono state criminalizzate continuamente, e i difensori dei diritti umani vengono segnalati.

La morte di una persona non coinvolta direttamente nel conflitto - Ajak Sismato voleva solo visitare la sua famiglia a Penyang – è il targico epilogo di un lungo conflitto tra la comunità di Penyang e la PT. Agro Bukit. Le comunità non erano state consultate nel 2004, quando il governo locale diede il permesso per la piantagione di 6.000 ettari nella foresta e nei campi agricoli che appartenevano alle comunità.

In nome della popolazione locale e nella ONG Save our Borneo, Vi chedo di:

Assicurare che la morte di Ajak Sismato venga investigata, i colpevoli portati davanti alla giustizia e i familiari della vittima risarciti.
Revocare la licenza della PT. Agro Bukit e assicurare che la compagnia si assuma la responsabilità del fatto.
Restituire la terra alla comunità di Penyang e riforestare le aree danneggiate.
Prendere misure adeguate per prevenire che le compagnie palmicultrici si avvalgano di soldati, agenti di polizia e/o altre forze di sicurezza statali per sorvegliare le loro piantagioni.

Distinti Saluti