Malesia: le tartarughe marine sono in pericolo

Chelonia mydasLa tartaruga verde in pericolo
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Le riserve forestali di Tanjung Hantu e Segari Melintang sono luoghi cruciali per la biodiversità dello stato malese di Perak. Qui vivono tartarughe, macachi, toporagni e altri animali e piante selvatiche in pericolo di estinzione. La riserva forestale vantava oltre 4600 ha nel 1960, oggi ne rimangono solo 2200.

Lettera

CA: Primo Ministro Najib Tun Razak; Ministro della Presidenza di Perak Dr. Zambry Abdul Kadir:

“La Malesia deve proteggere le sue foreste e le tartarughe verdi”

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La tartaruga verde (Chelonia mydas) è una specie protetta. In tutta la Malesia peninsolare rimangono solo sei luoghi di ovodeposizione. Il numero di tartarughe che giungono alla spiaggia di Pasir Panjang (Segari) si è ridotto da 211 esemplari nel 1993 a 65 nel 2006, oggi è diminuito ancora nonostante il governo malese avesse promesso di proteggere la specie.

Nonostante questo il governo ha già firmato un accordo per permettere la costruzione di una acciaieria e di una centrale a gas. La costruzione potrebbe cominciare entro pochi mesi o settimane.

L’infrastruttura necessaria per entrambi i progetti – che prevede anche strade, case per le migliaia di lavoratori, parcheggi – danneggerà seriamente la riserva di foresta vergine. Alcune earee sono già state cedute per l’estrazione di legname, a questo seguiranno altre invasioni più gravi quando l’area sarà stata tagliata e “ripulita”.

Non solo è minacciata la natura, anche la popolazione locale che dipende dalla pesca e dal turismo perderà gran parte delle entrate, e si sa che le emissioni tossiche della centrale possono causare piogge acide e malattie.

Organizzazioni ecologiste locali chiedono aiuto per fermare questi progetti.

Attraverso la pressione internazionale vogliao aiutarli a fermare la distruzione crudele degli  habitat incantevoli e unici della Malesia!

Per favore, aiutaci anche tu partecipando con la tua firma alla protesta e diffondendo queste informazioni.

Infor­mazioni

La deforestazione nello stato di Perak, solo quest’anno, è aumentata del 115% ed è ora di fermarla.

L’anno scorso, la compagnia mineraria brasiliana Vale ha occupato un’estesa area di foresta vergine nella vicina Teluk Rubiah, Manjung, per installare un’ acciaieria che produce pellets di acciaio.

Vogliamo evitare che succeda lo stesso a Pasir Penjang!

Come se non bastasse, le imbarcazioni di entrambe le fabbriche, la Vale e di quella che si vorrebbe aprire, appartengono alla più grande compagnia navale del mondo e si prevede che passimo in prossimità della costa per oltre 20 volte al giorno.

Lettera

CA: Primo Ministro Najib Tun Razak; Ministro della Presidenza di Perak Dr. Zambry Abdul Kadir:

Egregio Sig. Primo Ministro Najib Tun Razak e Sig. Ministro della Presidenza di Perak Dr. Zambry Abdul Kadir:

L’area di Segari, nello stato malese di Perak accoglie diversi ecosistemi unici. La spiaggia e le riserve forestali sono classificate come aree sensibili e protette dal “Piano Fisico Nazionale”. Significa che non è consentita nessuna attività, con poche eccezioni come per l’ecoturismo, la ricerca e i programnmi di formazione.

Per questo, sono molto preoccupato per gli attuali piani di costruzione in questo luogo di una acciaieria e di una centrale a gas, che sono in contraddizione con le normative da voi stessi stabilite nel Piano Fisico Nazionale e nella legge di protezione ambientale.

Questi piani industriali minacciano la tartaruga verde che vive e nidifica nella spiaggia di Pasir Panjang e anche altri animali e piante delle aree protette circostanti, come la foresta di Tanjung Hantu e di Segari Melintang. Alcune di queste specie sono nella Lista Rossa della IUCN.

Se questi piani procedono, l’immagine internazionale positiva della Malesia sarà pregiudicata seriamente. La popolazione locale teme le conseguenze di questi piani. I pescatori e anche coloro che vivono del turismo perderanno i loro introiti e le emissioni tossiche dell’acciaieria pregiudicheranno la salute della popolazione locale.

Per questo vi chiedo di rivedere la vostra decisione in modo critico e che si cerchino luoghi alternativi per l’istallazione di queste industrie.

Distinti Saluti