Progetto di morte in Honduras: Siemens si ritiri dal progetto!
In marzo, in circostanze ancora da chiarire, sono stati uccisi Berta Cáceres e Nelson García. Entrambi guidavano il movimento contro la costruzione della diga di Agua Zarca, in Honduras, che minaccia il territorio indigeno Lenca. Gli investitori europei hanno sospeso i finanziamenti. Ora chiediamo che Siemens si ritiri dal progetto.
News e aggiornamenti LetteraCA: Consiglio di amministrazione di Siemens AG e di Voith GmbH
“Honduras: Siemens e Voith devono ritirarsi da Agua Zarca, la diga della morte”
Noi, parte del movimento per i diritti ambientali, sociali e umani siamo profondamente colpiti per gli omicidi di Berta Cáceres e Nelson García in Honduras.
Giorni fa, i finanziatori del progetto idroelettrico Agua Zarca hanno reagito contro la violenza assassina diffusa in Honduras. Le banche di sviluppo FMO – Olanda - e FINNFUND – Finlandia - hanno sospenso immediatamente tutti i pagamenti a venire.
Ora, anche le aziende Voith e Siemens devono ritirarsi immediatamente dall’ Honduras. Lo esigono 22 organizzazioni tedesche, il paese di origine delle aziende fornitrici di attrezzature per la produzione di energia elettrica per la centrale.
Già nel 2013 si era ritirata dal progetto la compagnia statale cinese Sinohydro a causa del conflitto territoriale con la popolazione locale.
Un mese fa circa, sconosciuti sono entrati in casa di Berta Cáceres e le hanno sparato, uccidendola. Da anni, la leader indigena e gli integranti dell’ organizzazione COPINH hanno ricevuto gravi minacce. Nel 2015, Berta ha ricevuto il prestigioso Premio Goldman per la sua difesa dell’ambiente.
Bertha Zúñiga Cáceres, figlia di Bertha, relaziona l’impresa di costruzione DESA con l'omicidio. Inoltre, accusa il governo di condividere, con l'impresa, la responsabilità dell'omicidio della madre, per aver dato la concessione per progetti idroelettrici e minerari in territorio indigeno (vedi intervista a Democracy Now!). Olivia, la figlia maggiore, pensa che l’intenzione del governo honduregno e dei gruppi di potere economico sia quello di lasciare impunito il crimine della madre.
Il 15 marzo, è stato ucciso in casa sua anche Nelson García, integrante di COPINH. Quella mattina, stava assistendo alcune famiglie indigene sfollate dalle forze di "sicurezza" honduregne.
A destra trovate la lettera indirizzata a Siemens e Voith.
InformazioniAltri decessi correlati al progetto idroelettrico Agua Zarca
"Mi pedinano, minacciano di uccidermi o di rapirmi, minacciano la mia famiglia. Siamo perennemente in questa situazione," diceva Berta Cáceres prima del suo omicidio. Hanno presentato accuse false, due dei suoi figli hanno dovuto lasciare l'Honduras per motivi di sicurezza. Dal 2013 sono stati uccisi tre dei suoi colleghi che pacificamente si opponevano alla costruzione della diga di Agua Zarca.
La diga sul fiume Gualcarque minaccia la sopravvivenza di centinaia di indigeni Lenca. Il Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari e Indigene dell'Honduras COPINH - co-fondato da Berta, difende i loro diritti.
La vita dell'unico testimone per l'omicidio di Berta Caceres è ora in pericolo. L'ambientalista messicano Gustavo Castro era in visita a casa Cáceres ed ha riportato una ferita da arma da fuoco. E’ sopravvissuto fingendosi morto. Dopo l'omicidio è stato arrestato dal governo honduregno ed è stato ospitato presso l'Ambasciata del Messico in seguito ai timori esistenti per la sua sicurezza. Alcune organizzazioni honduregne pensano che avrebbero tentato di attribuirgli il crimine. Solo il 1 ° aprile, quasi un mese dopo l'omicidio, il governo honduregno ha ritirato l’ allerta ed ha permesso il suo ritorno in Messico. Tutto fa pensare che la pressione internazionale abbia avuto molto a che fare con questa decisione.
Honduras, il paese più pericoloso per i difensori della natura
L'Honduras è il paese più pericoloso al mondo per i difensori ambientali, e per chi difende il diritto di accesso alla terra. Vengono perseguitati sistematicamente e le loro vite permangono in grave pericolo, come risulta dallo studio dell'organizzazione britannica Global Witness. Tra il 2002 e il 2014 sono stati uccisi in Honduras 111 attivisti, 12 nel 2014. E 'il numero più alto pro capite in ciascuno dei paesi esaminati, scrive Global Witness nel suo studio Quanti ancora? L'ambiente mortale nel 2014: l'assassinio e l'intimidazione di attivisti ambientali e in difesa della terra, con particolare attenzione all’ Honduras ( How many more? 2014’s deadly environment: the killing and intimidation of environmental and land activists, with a spotlight on Honduras)
Il paese praticamente non persegue gli assassini in modo rigoroso e serio, regna pertanto l'impunità con il consenso dello Stato. I principali conflitti in Honduras hanno a che vedere con il diritto alla terra, i progetti minerari e quelli idroelettrici. Circa un terzo della superficie del paese è disponibile per le concessioni minerarie, e per garantire il loro approvvigionamento energetico sono previsti centinaia di progetti idroelettrici.
Richieste ed esigenze delle organizzazioni ambientaliste e per i diritti umani
Il 14 marzo 2016, diverse organizzazioni olandesi hanno inviato una lettera alla banca di sviluppo del loro paese, la FMO, chiedendo la cessazione del finanziamento a favore progetto idroelettrico Agua Zarca. Due giorni più tardi, dopo l'assassinio di Nelson García, la FMO ha dichiarato sul suo sito web la sospensione immediata di tutte le sue attività in Honduras.
L’11 marzo 2016, in occasione dell'omicidio, Voith ha diffuso un comunicato stampa annunciando di riservarsi di analizzare gli effetti del caso rispetto al contratto vigente con DESA.
In Germania, 22 organizzazioni tra cui Rettet den Regenwald / Salviamo la Foresta, hanno inviato una lettera indirizzata a Siemens e Voith chiedendo il loro ritiro immediato dal progetto idroelettrico Agua Zarca in Honduras.
Per maggiori informazioni:
Comunicato di Voith dopo l'assassinio di Berta Caceres 11 marzo 2016: http://voith.com/de/2016-03-11_Stellungnahme_BC_DE_18.00.pdf
Video: manifestazione di solidarietà in seguito all’omicidio dell'attivista Berta Caceres di fronte alla Siemens a Monaco di Baviera: https://youtu.be/m9SQ7KyGbGk
Olivia Zúñiga Cáceres, figlia di Berta Cáceres ha denunciato il silenzio dello Stato rispetto al crimine e la sua complicità con gruppi di potere economici per lasciare impunito l’omicidio di sua madre http://www.telesurtv.net/news/Hija-de-Berta-Caceres-denuncia-que-en-cualquier-momento-puede-ser-asesinada-20160404-0060.html
Video: Bertha Zúñiga Cáceres collega la DESA, società di costruzioni, all’omicidio della madre http://www.democracynow.org/es/2016/3/25/hija_de_la_activista_berta_caceres
CA: Consiglio di amministrazione di Siemens AG e di Voith GmbH
Egregio Signor Kaeser,
Egregio Dott. Lienhard,
Egregio Signor Wehnhardt:
Dopo l'ondata di violenze in Honduras, i finanziatori europei del progetto idroelettrico Agua Zarca hanno finalmente preso posizione. In risposta agli omicidi di Berta Cáceres e di Nelson García la banca per lo sviluppo FMO dei Paesi Bassi e quella della Finlandia, FINNFUND, hanno annunciato la sospensione immediata delle loro attività in Honduras e la cancellazione di tutti i pagamenti in sospeso.
Chiediamo che Siemens e Voith seguano il loro esempio e pongano fine al rapporto d'affari esistente con il progetto Agua Zarca e che siano altersì annullati i contratti con la società honduregna Energy Development S.A. (DESA).
Il ritiro delle compagnie Siemens e Voith dal progetto Agua Zarca sarebbe un chiaro segnale che le convenzioni internazionali vengono prese sul serio - come la 169 della ILO - per la tutela delle persone e dell'ambiente. Se rimarranno parte del progetto e forniranno le turbine e altre attrezzature, staranno dimstrando al mondo che per loro i profitti sono più importanti rispetto alla vita umana.
Distinti saluti,
Testo completo della lettera delle 22 organizzazioni non governative tedesche http://www.gegenstroemung.org/web/wp-content/uploads/2016/03/20160318_Offener_Brief_an_Voith_und_Siemens_NRO.pdf