Le tenute per l’industria alimentare sono una catastrofe per le foreste dell'Indonesia

Albero del benzoino (Styrax benzoin) coltivato nel Nord Sumatra Le piantagioni industriali su larga scala sono dannose per le foreste, i piccoli agricoltori e le popolazioni indigene (© Boboy Simanjuntak)

25 apr 2022

Le piantagioni industriali su larga scala stanno distruggendo milioni di ettari di foresta pluviale e i raccolti dei contadini in Indonesia. Uno studio offre uno sguardo sulla realtà delle tenute per l’industria alimentare nel Nord Sumatra.

Nel 2020, gli ambientalisti indonesiani hanno lanciato l’allarme sulla decisione del governo di aprire nuove tenute per l’industria alimentare come priorità assoluta nel bel mezzo di una pandemia, proposta come programma che dovrebbero garantire la sicurezza alimentare della popolazione. In realtà, si tratta dello sviluppo di risaie e di altre gigantesche monocolture industriali (nota mais, patate, cipolle, manioca, verdure), sotto la vigilanza dell'esercito e grazie agli investimenti di grandi gruppi industriali.

Le "tenute per l’industria alimentare" ricoprono un totale di quattro milioni di ettari di terreno. Secondo lo studio "Swallowing Indonesia's Forests" realizzato congiuntamente nel 2021 da Salviamo la Foresta e altre organizzazioni, distruggeranno circa tre milioni di ettari di foresta tropicale nel Borneo, Sumatra e Papua.

La prima tenuta per l’industria alimentare si trova nelle ex torbiere del Borneo. I militari hanno iniziato i lavori nel 2020, ignorando le proteste. Il progetto è ancora contestato da numerose organizzazioni, tra cui Salviamo la Foresta, con una petizione che ha raccolto quasi 170.000 firme.

Da allora sono state create altre tenute industriali nel Nord Sumatra. La nostra analisi evidenzia: l' introduzione dell'agricoltura industriale è una minaccia per la foresta pluviale e per la sovranità alimentare in un paese dove la maggior parte degli agricoltori pratica ancora un'agricoltura tradizionale.

 

Studio di caso: tenute industriali per l’industria alimentarie nella provincia di Nord Sumatra

  • Le tenute alimentari occupano a oggi 1.000 ettari nella provincia di Nord Sumatra. Nei prossimi tre anni, l'area dovrebbe raggiungere i 75.817 ettari.
  • Le tenute per l’industria alimentare sono situate in parte su ex terreni agricoli, in parte su foreste disboscate.
  • Il Ministero delle Foreste ha emesso un regolamento specifico per la conversione delle foreste in tenute industriali in Indonesia. Le foreste del Nord Sumatra sono a rischio se il programma non verrà fermato. 
  • La legge Omnibus, entrata in vigore nel 2020, in tempo di pandemia, serve gli interessi dell'industria, facilita il furto di terre e l'assegnazione di aree forestali per la creazione di grandi piantagioni industriali. 
  • Nonostante la sospensione della "Legge Omnibus" da parte della Corte Costituzionale per un miglioramento, i preparativi per nuove mega-piantagioni continuano. 
  • La foresta è un'importante fonte di vita e reddito per le famiglie contadine del Nord Sumatra. È l'unico posto dove cresce l'albero del benzoino (Styrax benzoin), la cui resina è usata per fare incenso e profumo.
  • Le estensioni alimentari comportano l'accaparramento della terra. Anche le aree con lo status di "foresta protetta" sono minacciate.
  • La deforestazione comporta inondazioni e frane.
  • Le famiglie contadine sono intrappolate. Sono obbligate per contratto a piantare, indipendentemente dalle condizioni del suolo, dai tempi di raccolta, dal tempo, ecc.
  • Gli orari di lavoro sono anche imposti ai contadini, così che non hanno più tempo per occuparsi dei loro campi.
  • Il passaggio all'agricoltura industriale significa la perdita immediata della sovranità alimentare. Le famiglie contadine si sentono ridotte a robot che lavorano per il profitto degli investitori. 

Mancano studi di impatto ambientale e sociale

I raccolti sono stati molto bassi il primo anno, come risultato del disinteresse per l'ecologia e la ricca conoscenza empirica dei contadini.

Nessuna lezione è stata appresa da altri progetti agricoli simili su larga scala in Indonesia in passato, come nel Borneo nel 1990 e in Papua nel 2010. Questi piani economici fallimentari hanno portato alla distruzione di vasti tratti di foresta pluviale e torbiere, al degrado del suolo, a significative emissioni di gas serra, a violazioni dei diritti umani e alla distruzione dell'agricoltura di sussistenza sostenibile e dei sistemi di gestione delle popolazioni indigene.  

L'obiettivo delle tenute industriali per l’industria alimentare è la sicurezza alimentare, secondo il governo indonesiano. In realtà, però, il programma è unilateralmente orientato a servire l'agricoltura industriale ad alto rendimento per l'esportazione.

 

Fonte: studio in indonesiano

 

 

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