Cos'è l'ecocidio?

Distruzione della foresta tropicale a Papua per implementare piantagioni di palma da olio La deforestazione sofferta dalle foreste tropicali è un ecocidio. (© Pusaka)

5 lug 2021

Per quanto incredibile possa sembrare, attualmente non esiste un inquadramento legale per sanzionare l'ecocidio a livello internazionale, e di fatto nessun sistema per comminare una sanzione ai responsabili delle compagnie e dei governi colpevoli di aver causato danni e abusi ambientali come fuoriuscite di petrolio, deforestazione massiccia, danni agli oceani o grave inquinamento delle acque.

Un gruppo di 12 importanti giuristi di diritto penale ambientale e internazionale di tutto il mondo ha elaborato una definizione per riconoscere il delitto di "ecocidio" . Questo risultato si è ottenuto a conclusione di sei mesi di delibere, convocate dalla Fundación Stop Ecocidio.

Il loro obiettivo è ottenere gli strumenti legali per fare si che l'ecocidio sia considerato il quinto crimine internazionale, accanto ai già riconosciuti crimini di genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra e crimine di aggressione.

Il gruppo di esperti indipendenti al lavoro per coniare una definizione giuridica di ecocidio -presieduto dall'avvocato e scrittore Philippe Sands QC (Regno Unito) e dal giurista ed ex procuratore delle Nazioni Unite Dior Fall Sow (Senegal) - ha iniziato le sue riunioni alla fine del 2020 in un momento davvero simbolico: 75 anni dopo che i termini legali di "genocidio" e "crimini contro l'umanità" furono usati per la prima volta ai processi di Norimberga.

La definizione che è stata proposta è ora a disposizione dei diversi Stati per essere vagliata e sarà visibile sul nuovo sito web Ecocide Law, un sito di risorse legali e accademiche gestito congiuntamente dalla Fundación Stop Ecocidio  e dal Promise Institute for Human Rights della University of California, Los Angeles School of Law.

Jojo Mehta, presidente della Fundación Stop Ecocidio e coordinatore del gruppo di esperti, ha dichiarato: "Questo è un momento storico. Questo gruppo di esperti si è riunito in risposta alla crescente necessità politica di risposte concrete alla crisi climatica ed ecologica. Il momento è quello giusto: il mondo si sta rendendo conto del pericolo che corriamo se continuiamo sulla traiettoria attuale".

Il lavoro svolto per definire il crimine, ha spiegato Mehta, "è stato di alto livello, collaborativo, coinvolgendo il sapere di molti esperti, compresa una consultazione pubblica che ha portato centinaia di prospettive giuridiche, economiche, politiche, giovanili, religiose e indigene. La definizione risultato di questo lavoro e contributo è ben equilibrata, comprende ciò che deve essere fatto concretamente per proteggere gli ecosistemi e ciò che sarà accettabile per i diversi Paesi. È concisa, si basa su solidi precedenti legali e si adatta bene alle leggi esistenti. I governi la prenderanno seriamente. Offre uno strumento giuridico possibile che corrisponde a un bisogno reale e urgente del mondo attuale".

Rebecka Le Moine, membro del Parlamento svedese, che inizialmente si è rivolta alla Fundación Stop Ecocidiochiedendo una definizione di ecocidio, ed ha dichiarato:

"Accolgo con favore questa definizione perché rende il termine ecocidio più concreto e più chiaro. Rende anche molto più facile, come politico e come legislatore, trovare argomenti per la sua criminalizzazione".

Il sostegno per una legge sull'ecocidio che criminalizzi il danno su vasta scala e la distruzione degli ecosistemi sta ottenendo favore in tutto il mondo, attraendo l'interesse sia delle nazioni insulari (Vanuatu e le Maldive) che degli stati europei continentali (Francia, Belgio, Finlandia, Spagna, Lussemburgo). È stato anche approvato da personalità di spicco come il Papa, Greta Thunberg e la dottoressa Jane Goodall. Il Belgio è la prima nazione europea a prevedere la criminalizzazione dell'ecocidio presso la Corte penale internazionale e il Parlamento europeo l'ha sostenuto in linea di principio in diverse occasioni.

L'eurodeputata Marie Toussaint, che si è riproposta di dare seguimento al riconoscimento dell'ecocidio da parte dell'Unione Europea, ha dimostrato entusiasmo, ed ha dichiarato: "Dopo anni e anni di mobilitazione e lotta senza posa in tutto il mondo, il riconoscimento dell'ecocidio ha guadagnato forza e sostegno pubblico. Questo riconoscimento è essenziale se vogliamo proteggere tutta la vita sul nostro pianeta, così come la pace e i diritti umani".

La consacrazione dell'ecocidio nel diritto internazionale permetterebbe di processare i colpevoli davanti alla Corte penale internazionale o in qualsiasi giurisdizione che ratifichi questo crimine nella sua giurisprudenza.

 

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