La Deutsche Bank minaccia le trigri
Le riserve di tigri in India sono in pericolo. La compagnia Coal India potrebbe tagliare oltre un milione di ettari di foresta per fare posto a enormi miniere di carbone, compromettendo anche le tigri. Critichiamo la Deutsche Bank perchè aiuta il gigante del carbone a speculare con lo sfruttamento minerario. Unisciti alla petizione.
LetteraCA: Consiglio di amministrazione di Deutsche Bank, Sig. Jürgen Fitschen e Sr. Anshu Jain, Taunusanlage 12, 60325 Francoforte, Tel. +49 69 91000, Fax +49 69 910-34 225, deutsche.bank@db.com
“Deutsche Bank interrompa i finaziamenti alle miniere di carbone di Coal India, responsabile di distruggere l’habitat delle tigri in India.”
La compagnia carbonifera statale Coal India ha bisogno di denaro contante e sonante per continuare con i suoi ambiziosi progetti e per realizzarli conta sull'appoggio della Deutsche Bank, che la aiuterà a vendere in borsa azioni per milioni di dollari.
Coal India non solo è la maggiore produttrice di carbone del mondo, ma anche la peggiore: è stata coinvolta in sfollamenti forzati di persone, ed ha persino favorito il lavoro infantile e la distruzione dell’habitat delle tigri, minacciate di estinzione.
Nel centro dell’India esistono progetti per aprire 13 nuove miniere e molte nuove centrali di carbone. Greenpeace India ha indagato sugli impatti di questi progetti sulle tigri. Oltre un milione di ettari di foreste tropicali saranno vittime dell’estrazione di carbone e per lo meno dieci riserve di tigri sono per questo minacciate.
Il signor Shinde, responsabile per l’ambiente di una delle maggiori filiali della Coal India, riduce il problema con una semplice formula: “Dobbiamo decidere se vogliamo elettricità o tigri”. La popolazione della regione e gli ecologisti dell’India esigono, preoccupati da tempo, che si fermi l’espansione delle miniere di carbone.
La Deutsche Bank ha deciso da molto di preferire il carbone alle trigri. I banchieri pensano solo ai profitti, e sicuramente avranno pensato che la loro preferenza senza scrupoli per il carbone in India sarebbe passata inosservata. Solo la pressione dei cittadini potrebbe far cambiare loro idea e abbandonare quindi questo affare distruttivo.
Dí a Deutsche Bank che ponga fine, oggi stesso, alle sue speculazioni con il carbone in India e invitali a riflettere.
InformazioniTigri del Bengala
La tigre del Bengala è il simbolo nazionale dell’India. La sua presenza si estendeva dal Pakistan fino al Burma per tutto il subcontinente indiano e oggi è seriamente minacciata di estinzione. Si stima che ne esistano solo 2.500 esemplari, dei quali 1.800 vivono in India. La minaccia più grave è data dalla distruziobe dei loro habitat. I felini sono solitari per natura e hanno bisogno di vaste porzioni di territorio per trovare sufficienti prede. Un problema ulteriore è dato dalla caccia illegale per produrre rimedi asiatici miracolosi.
La Deutsche Bank e il carbone in India
La Deutsche Bank è uno dei maggiori finanziatori della Coal India. Ha già sostenuto nel 2010 l’entrata in borsa della Coal India ed ha quindi diverse azioni della compagnia. Nonostante il nuovo consiglio di amministrazione avesse annunciato tra le altre cose di volere “un cambiamento profondo della cultura”, i suoi affari continuano ad essere privi di responsabilità alcuna, come sempre. In questo momento, per esempio vogliono finanziare un nuovo aumento di capitale per la Coal India, la cui attività causa gravi danni al clima e all’ambiente.
Altre banche internazionali pertecipano a questo aumento di capitale della filiale della Coal India: la svizzera Credit Suisse e le statunitensi Bank of America - vedi anche la protesta di Rainforest Action Network - e Goldman Sachs.
Coal India
Con una produzione annuale di 435 milioni di tonnellate di carbone (2011), la Coal India è la maggiore produttrice di carbone del mondo. Il suo nome è associato ad una vasta distruzione ambientale e ad un comportamento impresariale irresponsabile. La compagnia prevede di triplicare la sua produzione fino al 2017. Le conseguenze per gli esseri umani e l’ambiente saranno catastrofiche.
Le miniere della Coal India, con le sue sette filiali, estraggono il 90% del carbone in India. La maggior parte del carbone si estrae nella regione di Jharia. Questa regione era un tempo una foresta e in essa vivevano diverse popolazioni indigene. Con le sue distruttive tecniche minerarie, la Coal India ha trasformato Jharia in una zona desolata: con frequenza nel sottosuolo si producono incendi di carbone, si liberano così gas velenosi che minacciano il territorio di oltre 400.000 persone. L’agricoltura si è rivelata impraticabile e la vita nella più assoluta povertà degli abitanti della zona è la conseguenza più comune.
Dato che i giacimenti di carbone che rimangono in India si trovano sotte le foreste nel centro dell’India, i progetti di espansione non solo pregiudicano l’habitat delle specie minacciate come tigri ed elefanti, ma anche lo stile di vita delle popolazioni indigene della regione.
Tra l’altro la dirigenza della Coal India sembra particolarmente priva di scrupoli. Oltre ad affari basati sulla corruzione ed il nepotismo, è responsabile di un bilancio tragico di vittime: 246 morti e 1087 feriti gravi (2007 – 2010) come conseguenza delle pessime condizioni di lavoro. Inoltre, un organismo di controllo fiscale (CAG) ha constatato nel 2011 che circa due terzi delle miniere della statale Coal India sono prive di permessi ambientali, ovvero funzionano illegalmente.
Ulteriori informazioni (in inglese)
How Coal mining is Trashing Tigerland
Undermining Tadoba’s Tigers – How Chandrapur’s tiger habitat is being destroyed by coal mining
CA: Consiglio di amministrazione di Deutsche Bank, Sig. Jürgen Fitschen e Sr. Anshu Jain, Taunusanlage 12, 60325 Francoforte, Tel. +49 69 91000, Fax +49 69 910-34 225, deutsche.bank@db.com
Egregi Sig.ri Fitschen y Jain,
Siamo disgustati per la vostra decisione di finanziare l’aumento di capital per la compagnia Coal India. Coal India è una compagnia che ha causato i maggiori danni all’ambiente e al clima a livello mondiale. Nel 2011, l’organismo di controllo fiscale (CAG) dell’India ha constatao che circa i due terzi delle miniere della statale Coal India funzionano senza licenze ambientali. Con la nuova quotazione in borsa, la compagnia mineraria finanzierà i suoi progetti di espansione negli ultimi rifugi delle tigri e distrugger`oltre un milione di ettari di foresta.
Una banca che si impegna ad agire in modo responsabile non può partecipare al finanziamento di una compagnia che obbliga le persone con la violenza ad abbandonare i propri territori, distrugge l’habitat di specie minacciate e inoltre permette il lavoro infantile.
Vi chiedo con urgenza che non partecipiate a questa quotazione e che si interrompiate la vostra relazione d’affari con la Coal India. Siate coerenti rispetto all’affermazione di “cambiamento profondo della cultura” e implementate standard realmente rispettosi dell’ambiente e della società, che escludano così collaborazioni che producono questi scandali.
Distinti saluti